Ora i privati chiedono più soldi

150 mila euro per pagare i carotaggi, centrosinistra nella bufera
PROGETTO «CALDO» Maria Beatrice Autizi (Pd) ha chiesto un supplemento di informazioni su piazza Rabin
PROGETTO «CALDO» Maria Beatrice Autizi (Pd) ha chiesto un supplemento di informazioni su piazza Rabin
 Centocinquantamila euro chiesti dai privati al Comune come pagamento dei carotaggi sul sottosuolo, una convenzione che rischia di allungarsi. Tanto tuonò che piovve: sul progetto di riqualificazione di piazza Rabin, in commissione Cultura - presieduta da Giuliano Pisani, da sempre contrario al progetto tanto da chiedere un referendum consultivo - scoppia la bagarre.
 Era la prima volta che il disegno dell'architetto Marisa Macchietto (presente in sala) veniva mostrato ai consiglieri, e si sono confermate le divisioni anche all'interno della stessa maggioranza.  Il progetto prevede la riqualificazione del frontone dell'ex Foro Boario da parte di quattro privati (Sinloc, Fratelli Gallo, Cavagnis e Parcheggi Italia Spa) che in cambio dovrebbero gestire per 45 anni il parcheggio interrato che costruiranno sotto piazza Rabin (450 posti). Condizionale d'obbligo sulla durata, perché l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Boldrin e il caposettore alle Infrastrutture Massimo Benvenuti hanno spiegato come i privati «abbiano presentato un conto di 130 mila euro per i lavori sul sottosuolo già eseguiti». Oltre ai 150 mila € già previsti dalla convenzione a carico dei privati, il resto è a spese del Comune, che «pagherà» allungando la convenzione.  Il sottosuolo rimane il vero nodo della faccenda. Il cantiere partirà il 1º settembre e durerà due anni, ma cosa si troverà sotto? Resti abbondanti di una necropoli romana, o pochi reperti? Andrea Colasio, assessore alla Cultura, spinge: «Sotto è molto probabile che si trovi qualcosa, sono pronto a mettere i reperti in un museo. I privati dovrebbero smetterla di dire che non c'è niente, e parlare dei fatti di loro competenza».  L'Idv, presente con il consigliere Michele Toniato, si chiede «chi pagherà lo spostamento dei reperti». La risposta, convenzione alla mano, è: il Comune, allungando la convenzione. Marina Mancin, capogruppo Sel, chiede di vedere meglio il progetto; Andrea Busato, della civica pro-Zanonato, è dubbioso sui costi aggiuntivi. Al momento in cui si parla dei costi, i consiglieri del Pd se ne vanno dalla commissione, tranne Maria Beatrice Rigobello Autizi, che chiede un supplemento di informazioni. La Lega attacca sulla convenzione; Grigoletto accusa la sinistra di aver fatto perdere tempo (il progetto originario era del sindaco Pdl Giustina Destro, allora l'opposizione di sinistra fece... opposizione); Gregorio Cavalla, civica pro-Marin, si informa su eventuali penali. Alla fine Pisani riaggiorna la commissione: l'obiettivo di fare chiarezza sul progetto sembra, almeno a sentire il dibattito, rimandato anch'esso.

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