Ordine delle vedove, Silvana è la seconda consacrata

Domenica 11 maggio la cerimonia per l’ingresso della pensionata di 72 anni nell’Ordo Viduarum istituito dal vescovo di Padova. Altre tre donne sono in formazione: «Una possibilità per chi ha perso una persona amata di testimoniare l’annuncio di Dio»

Silvana Ravazzolo durante la cerimonia di consacrazione
Silvana Ravazzolo durante la cerimonia di consacrazione

Silvana Ravazzolo è stata consacrata ieri pomeriggio nell’Ordo Viduarum, vale a dire l’Ordine delle vedove, istituito dal vescovo monsignor Claudio Cipolla nell’ottobre 2024 in memoria di Santa Giustina.

Con Ravazzolo sono due le vedove consacrate presenti in Diocesi di Padova: nel 2022, infatti, venne consacrata a Roma sempre dal vescovo Cipolla, Paoletta Olivi, successivamente incardinata a Padova. Altre tre vedove sono in cammino di formazione.

Silvana Ravazzolo, 72 anni, pensionata, è madre di due figli e vedova di Andrea Isatti dal 2003, è originaria e residente a Luvigliano, ma presta il suo servizio nell’accompagnamento dei catecumeni, nella liturgia, nella vicinanza ai malati nella parrocchia di Bresseo-Treponti.

L’Ordine delle vedove, una forma di vita ecclesiale composta da vedove consacrate a Dio dal vescovo diocesano. Già da alcuni anni, infatti, alcune vedove accompagnate da un sacerdote diocesano (don Paolo Marzellan) stanno facendo un cammino di verifica e approfondimento su questa particolare chiamata.

«L’Ordo Viduarum è regolato da un preciso statuto e regolamento, ed è formato da vedove «che emettono liberamente e in forma definitiva il proposito di permanere per sempre nella condizione vedovile e che, dopo un cammino di formazione e discernimento di qualche anno, vengono consacrate a Dio mediante il rito liturgico approvato dal proprio vescovo».

«C’è una circostanza che ci interpella e diventa occasione per continuare l’annuncio dell’amore di Dio e la testimonianza della fede di un amore che va oltre il tempo e oltre la morte; di quell’amore che nel matrimonio esprime e rende visibile il legame tra Gesù vero sposo e la Chiesa sua sposa – aveva sottolineato il vescovo Claudio lo scorso 7 ottobre durante l’omelia della festa di Santa Giustina, istituendo l’Ordo Viduarum – È la possibilità, per le persone vedove, di vivere loro stesse la chiamata alla Resurrezione di non fermarsi al sepolcro ma di andare oltre. L’affettività va vissuta qui e ora perché anche Cristo è qui e ora. Si tratta di stare con Lui in questa diversa situazione che continua ad essere storia sacra, perché Lui possa continuare a guidare la nostra capacità di amare. Si tratta di affidarsi a Dio e di fidarsi di Dio come a suo tempo si è fatto con l’amata o l’amato».

Domenica pomeriggio Ravazzolo è stata chiamata all’altare a confermare la propria vocazione, acquisendo così una peculiare identità all’interno della Chiesa. 

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