Orecchio “elettronico” impiantato a Cittadella Sordità stop a 56 anni

CITTADELLA
Una svolta per chi soffre di problemi all’udito e non può ascoltare parole e musica: l’eccellenza sanitaria locale segna un avanzamento importante all’ombra delle mura e apre una prospettiva che riduce le distanze e abbatte una barriera di disabilità. Si chiama impianto cocleare ed è una sorta di orecchio “elettronico” che ripristina l’udito in persone con sordità profonda e per le quali i tradizionali apparecchi acustici non ottengono il risultato voluto.
In Usl 6 Euganea il primo impianto di questo tipo è stato eseguito a inizio marzo dal dottor Antonio Faita all’Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Cittadella. L’intervento è avvenuto su un paziente di 56 anni che soffriva di una sordità che sembrava destinata a durare per tutta l’esistenza. E invece, grazie al progresso medico e scientifico, si è aperto una possibilità fino a qualche tempo difficile da immaginare: «Il paziente si è rivolto al nostro centro», racconta Faita, «e ha ricevuto una valutazione multidimensionale che prevede gli accertamenti audiometrici specifici, la diagnostica per immagini, la valutazione psichiatrico-motivazionale e la valutazione logopedica. Si è optato così per l’impianto cocleare, con il paziente che ha tollerato senza problemi l’intervento e dopo sole 48 è stato dimesso».
Dopo il momentaneo stop dettato dall’emergenza Covid-19, lo scorso 7 maggio l’impianto è stato attivato con successo e in piena sicurezza. E così, dopo più di mezzo secolo in cui non ha potuto sentire praticamente nulla, per la persona operata si sta aprendo letteralmente un mondo, fatto di suoni, rumori, note musicali: «Il paziente ha cominciato a sentire i primi suoni», conferma il dottor Faita, «e ora potrà iniziare la riabilitazione logopedica per imparare nuovamente le parole e la comunicazione».
Con questo primo impianto cocleare, l’Otorinolaringoiatria di Cittadella diretta dal dottor Riccardo Artico (l’équipe per la diagnosi, la cura e la riabilitazione della sordità dell’ospedale di Cittadella è formata dal dottor Antonio Faita, la dottoressa Elena Gaio, il dottor Luca Pierotello, le dottoresse audiometriste Diana Brotto e Francesca Grazioli, le dottoresse logopediste Marina Marchetti e Egle Rossetto, la caposala Elisabetta Milani) si conferma centro di riferimento per la cura e il trattamento dei pazienti affetti da sordità.
Nel corso dell’ultimo anno medici e infermieri cittadellesi hanno eseguito qualcosa come 60 procedure chirurgiche con persone adulte o con bambini e 1900 valutazioni per sordità comprensive di esami audiometrici di primo e secondo livello. —
Silvia Bergamin
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