Orge e filmini a luci rosse sui Colli: altra condanna per l’ex assessore

TEOLO. Ad Alessandro Costa, trentanovenne di Sandrigo, ex assessore alla Sicurezza (all’epoca in quota Lega, poi espulso) di Barbarano e di professione agente di polizia locale a Noventa Vicentina, non è bastata la condanna a due anni per favoreggiamento della prostituzione incassata nel luglio scorso. Ieri il tribunale di Padova gli ha inflitto un’altra condanna a un anno e mezzo, oltre al pagamento di tremila euro di multa (pena sospesa grazie alla condizionale), per un altro filone derivato dall’inchiesta principale sul “bunga bunga” in salsa veneta denominato “gang bang”, organizzato in appartate ville sui colli Euganei.
L’ex assessore (difeso dall’avvocato Paolo Mele) aveva davvero il pallino del porno. E amava realizzare e produrre filmini hard, sia pure casalinghi, arruolando aspiranti attrici, belle e disinibite, per filmare nei minimi dettagli le loro acrobazie più intime e commercializzare quelle ardite pellicole. Tra le professioniste dell’erotismo made in Veneto, una ventitreenne badante romena decisa ad arrotondare grazie alla sua avvenenza e alle indubbie qualità artistiche e un’insegnante bolognese convinta che il porno potesse rendere meglio del lavoro didattico. Circa 200 euro lo “stipendio” per ogni “seduta” davanti all’improvvisato quanto fantasioso regista.
Nel gennaio del 2011 l’arresto di Costa grazie all’indagine affidata al tenente Luca Bordin del Radiomobile dei carabinieri di Padova che scopre come il sito www.bestaannunci e www.cercoamicivip, utilizzato da prostitute per raccattare clienti, fosse stato riattivato. E chi c’era dietro le quinte? Costa, pronto a incassare i soldi dei clienti secondo quanto ricostruito dai carabinieri: fra il 2006 e il 2008 Costa aveva organizzato una serie di feste a luci rosse sui Colli. Feste con un tema unico: il sesso sfrenato. E a pagamento.
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