Orti sociali, si cambia «È un’area infelice troveremo nuovi lotti»

ABANO TERME
«Dobbiamo pensare ad una collocazione diversa per gli orti sociali». L’annuncio arriva dall’assessore ai Lavori Pubblici Gian Pietro Bano.
Gli orti sociali si trovano in via Appia Monterosso, all’intersezione con via Dei Colli Euganei, e nascono dal recupero di un ex vivaio di proprietà di un socio dell’associazione Khorakhané e in affitto all’associazione stessa. Il luogo ha un’estensione di circa 25mila mq. A partire da maggio 2013 gli orti sono stati assegnati ai privati. In quello stesso anno l’associazione Khorakhané ha iniziato un’opera di sistemazione e riordino dell’area grazie all’aggiudicazione del bando Culturalmente 2013 delle Fondazione Cariparo. Sul terreno esiste un edificio, utilizzato da Khorakhanè come magazzino e laboratorio artistico.
La parte a nord dell’appezzamento destinato agli orti sociali, è oggi un bosco e occupa circa 20mila mq. Ringraziando la disponibilità e il grande lavoro che sta svolgendo da anni l’associazione, l’assessore tiene però ad esprimere un concetto ben preciso. «Quegli orti sono collocati in una posizione infelice», osserva Bano. «Sono a ridosso di una strada ad alta percorrenza e quindi va pensata una nuova collocazione degli stessi. Il Comune ha a disposizione una serie di appezzamenti di terreno in giro per la città, che meglio si possono attenere ad una destinazione agricola come gli orti sociali, dove vengono raccolti frutta e ortaggi».
Dopo un avvio in sordina tuttavia gli orti sociali si sono rilanciati nell’ultimo anno.
«I 16 orti che erano stati inizialmente ritagliati sono ora tutti occupati e coltivati», spiega ancora l’assessore. «Alcuni coltivatori hanno chiesto anche l’allargamento dei loro orti. Diciamo che le coltivazioni stanno andando avanti, ma rimaniamo dell’idea che serva un posto migliore, più lontano dal caos delle auto. Gli orti sono attualmente coltivati da alcune persone di Abano, che hanno ottenuto l’assegnazione attraverso un bando ad un prezzo al metro quadro davvero irrisorio, circa 2 euro. La sistemazione delle aree comune spetta invece al Comune. Dobbiamo garantire lo sfalcio e la manutenzione delle recinzioni. Il resto è a carico di chi sta coltivando gli orti. Persone tutte bisognose, per le quali quel pezzo d’orto è davvero importante». –––
Federico Franchin
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova