Padova, all'ex Macello ci sarà un Museo della scienza per i bimbi

Il progetto di riqualificazione valorizza anche planetario e collezione Piva. Colasio: «Serve un investimento di 7-8 milioni»
La legenda dello schema del parco
La legenda dello schema del parco

PADOVA. La città della scienza per bambini e famiglia. Ma anche il museo dell’elettronica con la collezione Piva. E un grande parco botanico-didattico dove svolgere azioni di educazione ambientale recuperando quello già esistente. Fino al punto di informazioni sul Parco delle Mura, inserito nel recupero del ponte fortificato delle Gradelle. È una riqualificazione da 7-8 milioni di euro quella che interesserà l’area dell’ex Macello e che è stata elaborata dall’assessore alla cultura Andrea Colasio. Che conferma l’apertura alle associazioni, dopo le polemiche sullo sgombero: «Chi ha tutelato e salvaguardato questo posto fino ad oggi è ovvio che debba giocare un ruolo nella sua valorizzazione. Per questo penso che le associazioni possano avere cittadinanza piena in quello spazio», è la sua osservazione.

La legenda dello schema del parco
La legenda dello schema del parco


area degradata

Il problema è che la situazione era diventata insostenibile. Nel 1986 l’intera area dell’ex Macello, assieme alla fossa, alla golena e alla porzione di canale che la circondano, è stata sottoposta a vincolo paesaggistico e nel 1991 il sito, con la comunità di persone che lo tutela, è stato inserito nella lista dei “Tesori del Mondo” dei Club Unesco.

Da qui l’elaborazione di un progetto di recupero con cinque chiavi di sviluppo: collaborazione con gli enti scientifici del territorio, comunicazione, interattività, laboratori e accoglienza/servizi. «Per le associazioni si prevede un riordino degli spazi con assegnazione a seguito di bando di gestione», si legge nel progetto.

museo della scienza

Il principale intervento riguarda la Cattedrale, cioè il vero e proprio ex macello bovini. Oggi è usato per mostre temporanee, diventerà uno spazio dedicato «agli studenti, alle scuole, alle famiglie e ai turisti, per fare esperienze qualificate di conoscenza scientifica e culturale e di sperimentare i fenomeni del mondo scientifico e naturalistico». Il modello è quello del “Children Museum” di Verona ma con l’ampliamento della fascia d’età dei fruitori. «È l’idea della città della scienza, spazio aperto ai bambini e le famiglie, presente in ogni grande città», chiarisce Andrea Colasio.

la collezione Piva

Particolarmente cara alla Clac è la valorizzazione della collezione di computer di Francesco Piva, storico segretario delle associazioni. È attualmente stipata alla rinfusa nei padiglioni pericolanti dell’area: va ripulita, riordinata e resa accessibile attraverso un percorso di lettura. «Piva era un mio grande amico – sottolinea l’assessore – Giusto che si riallacci un filo della memoria con la sua attività all’ex Macello».

planetario e aree verdi

Il progetto prevede anche l’ampliamento del planetario, che occuperà completamente l’edificio a forma di “T”. Ci sarà anche un padiglione espositivo (per mostre temporanee) e spazi per laboratori di affresco e attività artistiche. Particolarmente significativo è il restauro del Ponte delle Gradelle, uno dei punti più “fotografati” di Padova, dove troverà spazio anche il punto informativo sul Parco delle Mura visto che sarà riaperto l’accesso alla rinnovata Golena San Massimo. Infine il Parco naturalistico-didattico, che si potrà realizzare recuperando proprio il lavoro già fatto dalle associazioni. —

Claudio Malfitano
 

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