Padova, blitz tra i banchi di piazza delle Erbe: sequestrati 70 chili di funghi senza certificazione
Controlli a sorpresa dell’Usl 6 e della polizia locale sul mercato cittadino: cinque ambulanti multati per vendita di funghi privi di patentino sanitario

Blitz a sorpresa tra i banchi di piazza delle Erbe. Ieri mattina, tra le 9 e le 11, una task force composta dagli ispettori dell’Usl 6 e dagli agenti della polizia locale ha passato al setaccio i 27 ambulanti che ogni giorno affollano lo storico mercato cittadino. Il bilancio è pesante: cinque verbali e il sequestro di 70 chili di funghi freschi.
Nel mirino soprattutto i fruttivendoli che proponevano porcini e finferli senza alcuna documentazione sanitaria o patentino di vendita. Le sanzioni, secondo le prime stime, potranno superare anche i mille euro a esercente. «Abbiamo ricevuto una segnalazione mercoledì», spiega la dottoressa Stefania Tessari, direttrice del Servizio igiene alimenti e nutrizione dell’Usl 6. «Ci dicevano che molti banchi esponevano funghi senza autorizzazione. Così siamo usciti con otto tecnici e quattro agenti della polizia locale per verificare. E i sospetti si sono rivelati fondati».
Dei ventisette ambulanti controllati, cinque non avevano i permessi necessari: tre di origine bengalese e due italiani. «I funghi erano commestibili e in buono stato», precisa Tessari, «ma non potevano essere messi in vendita senza patentino o certificazione. Li abbiamo affidati alla polizia municipale, che li ha poi donati alle cucine popolari».
Durante le operazioni, svolte in abiti civili per non allarmare i commercianti, gli ispettori hanno verificato anche le condizioni igieniche dei banchi e la tracciabilità dei prodotti. Le cassette sequestrate sono state caricate a bordo di un’utilitaria dell’Usl 6 e portate nei laboratori del servizio igiene per ulteriori accertamenti.
Il controllo ha attirato la curiosità di turisti e clienti, molti dei quali non si erano accorti dell’ispezione fino al momento del sequestro. «Vogliamo garantire la sicurezza alimentare», sottolinea ancora la dottoressa Tessari. «I cittadini possono raccogliere funghi in autonomia, ma devono sapere che l’Usl offre gratuitamente il servizio di controllo micologico: è un passaggio fondamentale per evitare rischi per la salute».
Un servizio, quello dell’Usl, che negli ultimi anni ha registrato un aumento delle richieste, segno di una maggiore attenzione verso la sicurezza dei prodotti alimentari. In autunno, quando la raccolta dei funghi è più frequente, gli esperti micologi dell’azienda sanitaria arrivano a esaminare centinaia di campioni ogni settimana, verificandone la commestibilità prima che finiscano sulle tavole dei cittadini. La squadra ha lasciato la piazza alle 11.10, dopo due ore di verifiche. I controlli, assicurano dall’Usl, non resteranno isolati: «Proseguiremo anche nei prossimi giorni nei mercati rionali e nei punti vendita temporanei», conclude Tessari. «La prevenzione è la nostra prima forma di tutela per la salute pubblica». —
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