Padova, caos natalizio in centro: «Le tredicesime si spendono per sé stessi»
Come ogni fine settimana parcheggi pieni e tram affollati. Una ricerca dell’Ascom: «Oltre che per i regali si fanno acquisti per piccoli piaceri personali»

Ancora un fine settimana natalizio di shopping a Padova con i consueti disagi di questo periodo di festività. Parcheggi pieni, tram affollati e difficoltà ad accedere al centro storico sono ormai considerati normale in dicembre. Una situazione che si ripete anche in queste ore, con il centro preso d’assalto da migliaia di persone, tra padovani e visitatori. Ma come stanno spendendo le tredicesime i padovani? Lo racconta una ricerca dell’Ascom: quest’anno si privilegiano anche i piccoli piaceri personali.
Il valore dello stipendio aggiuntivo
Le tredicesime? In Italia, al netto di Irpef e contributi, valgono 57,4 miliardi di euro. Di questi, 48 miliardi sono destinati ai consumi che diventano 49,9 miliardi, ovvero 2,4 miliardi in più rispetto al 2024, se alle tredicesime aggiungiamo anche la quota di maggiore spesa dei lavoratori indipendenti. Per Padova e provincia si tratta di 855 milioni di euro che troveranno la strada dei consumi in percentuali maggiori del 2,8% sul 2024; del 6,9% sul 2029 e del 12,3% sul 2008.
Un potere d’acquisto che, numeri alla mano, sembra in crescita nonostante gli stipendi bassi, l’inflazione sotto controllo, l’occupazione ai massimi: forse il mese di dicembre potrebbe segnare un’inversione di tendenza per i consumi delle famiglie.
"Calma - commenta il presidente di Confcommercio Ascom Padova, Patrizio Bertin - tra il 2019 e il 2025 la spesa delle famiglie è aumentata appena dello 0,8%, ma diversi indicatori suggeriscono un possibile miglioramento, sostenuto anche da un Black Friday che ha generato un giro d’affari, nell'intera provincia, di una sessantina di milioni di euro, il 20% in più rispetto allo scorso anno".
Spesa media aumentata di 50 euro
L'indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format Research indica in una cinquantina di euro la maggior spesa delle famiglie italiane rispetto allo scorso anno.
"Siamo nell'ordine di un po' meno di 2 mila euro a famiglia - spiegano negli uffici di Confcommercio Ascom Padova - però questo maggiore margine non si tradurrà in un forte aumento del budget per i regali di Natale, che resterà sostanzialmente stabile: 210 euro pro capite. L'indagine poi rivela che è in aumento la quota di chi farà regali: l’81,5%, in crescita rispetto al 79,9% dello scorso Natale".
Dunque si spenderà. Ma come? La vera novità è che i primi giorni di dicembre dicono che si spenderà di più per piccoli piaceri personali. Tra le priorità emergono l’acquisto di elettrodomestici (favoriti dal bonus), le uscite al ristorante, i prodotti gourmet, le serate a teatro o al cinema, le visite ai musei e una maggiore attenzione al benessere.
Per quanto riguarda Padova, già il weekend "lungo" dell'Immacolata ha visto un notevole afflusso di persone e buoni affari sia per i banchi che partecipano alla Fiera di Natale, sia per quelli del mercato del sabato in Prato della Valle che, anche domenica 14 dicembre, sarà "straordinario". "Già dall'inizio di dicembre - riferisce Antonio Pistritto, titolare del ristorante Isola di Caprera e delegato di Confcommercio Ascom per Padova Centro - abbiamo chiuso le prenotazioni per Natale e praticamente anche per Capodanno. Sinceramente: queste festività stanno andando bene".
Si cerca più la qualità
Che si pensi al piacere personale (o comunque familiare) lo conferma anche il presidente degli alimentaristi della Fida Confcommercio Ascom Padova, Oscar Semenzato: "I consumi sono in linea con lo scorso anno con la differenza che si cerca più la qualità della quantità, per cui panettoni e pandori artigianali, torroni artigianali, mostarda artigianale di mele cotogne e via di questo passo. Se mi è consentita una battuta: se all'Unesco potevano avere dubbi, questo Natale li ha fugati tutti!"
Un elettrodomestico può rientrare tra i piaceri personali? "Direi proprio di sì - conferma Leopoldo Toffano, presidente dell'Ancra Confcommercio Ascom Padova (commercianti di elettrodomestici ed elettronica) ed il Black Friday ha deposto in tal senso. Adesso stiamo assistendo alla seconda ondata dei bonus concessi dal governo e questo sta muovendo le vendite". Una curiosità. Tra quanti affermano che "i regali di Natale sono una spesa che mi piace affrontare", i dati del 2025, se raffrontati con gli anni passati, dicono che siamo tornati, più o meno, sui livelli del 2009: in quell'anno erano il 48,1%, poi scesi al 45,8% nel 2011 per poi risalire fino a toccare il massimo del 2015 con il 52,5%. Da quell'anno l'entusiasmo per il Natale è sceso progressivamente fino a toccare il minimo nel 2023 col 40,1% (43,8% nel 2020; 41,1% nel 2021; 41,7% nel 2022) per poi risalire piuttosto rapidamente nel 2024 (44,4%) e adesso siamo al 47,8%.
Infine un'indicazione importante arriva anche dal Black Friday. Se nel 2018 il rapporto tra acquisti on line e acquisti nei negozi fisici era 1 a 1, nel 2022 si era passati a 2 contro 1,5 mentre quest'anno il rapporto è stato 2,6 contro 2,3. In termini percentuali dal 2018 al 2025 l'on line è cresciuto del 160%, ma anche il "fisico" è salito del 130%. Come dire: c'è vita nei negozi di vicinato.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova








