Padova capitale delle zanzare tigre

I dati della Vape Foundation: il caldo in aumento porta un’invasione di insetti
2002, Atlanta, Georgia, USA --- A blood-engorged female Aedes albopictus mosquito feeds on a human host. Under successful experimental transmission, Aedes albopictus has been found to be a vector of West Nile Virus. --- Image by © CDC/PHIL/CORBIS
2002, Atlanta, Georgia, USA --- A blood-engorged female Aedes albopictus mosquito feeds on a human host. Under successful experimental transmission, Aedes albopictus has been found to be a vector of West Nile Virus. --- Image by © CDC/PHIL/CORBIS
Come se il caldo non bastasse: alle temperature africane dei prossimi giorni si aggiungerà una temibile invasione di zanzare tigri, distinguibili dal caratteristico colore striato e dalle punture a dir poco fastidiose. Durante la prossima settimana, il termometro raggiungerà picchi di 40 gradi a Padova, Treviso, Venezia e Vicenza. Secondo i dati di Vape Foundation, divulgati dall’azienda Anticimex, all’impennata delle temperature corrisponderà un sensibile aumento nel numero di zanzare: il Veneto, dal clima umido, è una regione molto sensibile, e Padova in particolare compare tra le province con l’indice potenziale di infestazione di zanzara tigre più alto in assoluto. Gli unici consigli, per chi sarà in città, riguardano la prevenzione: eliminare l’acqua stagnante fin da subito e progettare dei sistemi di disinfestazione per l’anno successivo. «Prevenire» sottolinea Valeria Paradiso, responsabile tecnico di Anticimex Italia «è sempre il rimedio più consigliato. Le zanzare possono essere molto fastidiose: spesso rinunciamo al piacere di stare sul terrazzo o nel giardino di casa per evitare le punture, altre volte ancora rappresentano un problema per la salute pubblica. Per contenere la loro fastidiosa presenza, bisogna tenere conto di alcune regole. Per impedire che si crei terreno fertile per la colonizzazione larvale di questi insetti, è importante evitare di lasciare accumulare acqua nei contenitori esterni (vasi da fiori, bottiglie e altri contenitori che possano contenerla), oppure lasciare accumulare i rifiuti invece di buttarli via in sacchetti di plastica chiusi, conservati in bidoni della spazzatura coperti». Ogni zanzara femmina può deporre fino a 240 uova, e va da sé che abbandonare possibili nidi in giro per la casa potrebbe rivelarsi letale per la serenità delle nostre serate estive. «Quando poi zanzariere o repellenti non bastano» continua Valeria Paradiso «per fortuna oggi esistono sistemi di disinfestazione automatica che permettono al privato di poter programmare giorni e orari di intervento, in assoluta autonomia». Gli eventuali interventi di disinfestazione, perché siano più efficaci, vanno però programmati nel tempo: «Per liberare seriamente le nostre città dall’invasione delle zanzare» spiega ancora il responsabile tecnico di Anticimex Italia «occorre pianificare interventi mirati e continuativi almeno da marzo a tutto ottobre, avvalendosi di esperti del settore e del coinvolgimento attivo dei cittadini, che giocano un ruolo fondamentale per le aree private. In particolare, per evitare di dover gestire in “emergenza” il problema delle zanzare, è bene intervenire con anticipo attraverso cicli di interventi con prodotti antilarvali, che consentono di eliminare in breve tempo un grande numero di “potenziali” zanzare adulte»
. (s.q.)


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