Padova, chiesa gremita per l'addio a Tommy. Don Massimo: «Era come Gesù»

Il parroco della Sacra Famiglia ha celebrerato il funerale del dodicenne travolto e ucciso mentre rincasava in bici in via Monte Pertica 

PADOVA. Chiesa gremita oggi pomeriggio alla Sacra Famiglia per l'addio a Tommy, il dodicenne travolto e ucciso mentre con la sua bici rincasava al termine di una lezione di tennis giovedì scorso.

Don Massimo Facchin ha scelto di leggere durante la funzione religiosa il brano del Vangelo secondo Luca in cui l’evangelista racconta di Gesù dodicenne che va in pellegrinaggio a Gerusalemme con i genitori , ma poi si perde e viene ritrovato tre giorni dopo nel tempio seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. «Nel vederlo Maria e Giuseppe restarono stupiti – si legge – e sua madre gli disse: figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo. Ed egli rispose: Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?. Ma essi non compresero le sue parole».

«Lo so che non è facile per un genitore comprendere la morte del proprio figlio – aveva spiegato ieri don Massimo – e per questo serve la fede. Perché senza fede ci si sente inutili. Ma anche di amicizia, perché l’uomo ha bisogno di avere l’effetto di chi gli sta vicino».

Fra i presenti, oltre ai compagni di scuola, che hanno letto alcuni brani della Parola dei Fedeli,  anche gli amici del patronato che Tommy frequentava.

Tommaso Minozzi è morto giovedì scorso, travolto da una Renault Clio guidata da un militare dell’Areonautica che stava percorrendo via Monte Pertica. L’automobilista non è riuscito ad evitare l’impatto con il dodicenne, che in sella alla sua bicicletta stava uscendo dal circolo di tennis, dove andava a giovare. Sono stati proprio i suoi istruttori di tennis, dopo lo schianto a prestare i primi soccorsi, mentre il militare dell’aeronautica chiamava il 118. L’incidente, stando alle valutazioni della Prcura (basate sui rilievi dei vigili urbani) è stato inevitabile. Tant’è che l’uomo alla guida dell’auto non è stato nemmeno indagato. Tre testimoni, infatti, hanno riferito all’autorità giudiziaria che il ragazzino è uscito dal circolo in bici senza rispettare la precedenza e in contro mano, non dando alcuna possibilità all’automobilista di schivarlo. Tommaso Minozzi è spirato poche ore dopo.

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