Padova città accogliente, diciotto famiglie aprono la casa a immigrati
A Palazzo Moroni il 9 aprile un convegno racconta storie ed esperienze del progetto che vede Padova capofila a livello nazionale di una rete di accoglienza in famiglia

Sono 18 le famiglie che hanno accolto immigrati nella propria casa a Padova. Sono soprattutto afghani, ma anche siriani e africani. Quella dell’accoglienza in famiglia a Padova è una pratica, oggi, consolidata grazie a un percorso iniziato con una prima fase di sperimentazione, sostenuta a livello europeo, con il progetto “Embracin”, per poi proseguire con le risposte di accoglienza legate all’emergenza ucraina.
Un percorso che ha contribuito a rendere la città un crocevia di ricerche ed esperienze di innovazione sociale e che ha visto agire concretamente in sinergia società civile, Terzo Settore e istituzioni pubbliche.
Padova è anche capofila, a livello nazionale, della rete per l’accoglienza in famiglia per le persone migranti dopo la sottoscrizione di un memorandum sostenuto, tra le altre, dalle città di Roma, Napoli, Milano, Torino.
Tra le storie più interessanti, di cui si parlerà durante un convegno previsto domani, 9 aprile, alle ore 18 nella sala Livio Paladin di Palazzo Moroni, quella di Hossam Alrashed, che vive con cinque preti. Si chiama “La città accogliente. L’esperienza di Padova delle famiglie accoglienti” e sarà anche l'occasione per capire quanto il ruolo di cittadine e cittadini attivi possa essere considerato sempre più un modello di partecipazione alle politiche pubbliche e un valore aggiunto per la comunità.
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