Padova, custode aggredito dentro la Basilica del Santo

PADOVA. «Infastidiva le persone, impediva loro di avanzare così sono intervenuto, l’ho bloccato e gli ho detto di uscire dalla Basilica. Mi si è rivoltato contro come una furia». Roberto Vitali, 60 anni, residente in via del Santo 101, invalido al cento per cento, una delle guardie di Sant’Antonio, è stato spinto a terra e ha riportato una contusione alla spalla e al bacino. La polizia ora cerca il suo aggressore.
È successo ieri poco prima delle 12 all’interno della Basilica di Sant’Antonio invasa come di consueto dai pellegrini che vengono da ogni parte del mondo. «È una persona nota, lo conosciamo molto bene» racconta Roberto Vitali, «quando vede i gruppi di pellegrini diventa veramente fastidioso. Ferma le persone afferrando loro le braccia o comunque cerca di bloccare il passaggio. In più occasioni ci sono giunte lamentele. Ieri, quando ho visto che stava cominciando a esagerare ho deciso di intervenire. Mi sono avvicinato e gli ho detto che non poteva rimanere all’interno. Lui prima ha cominciato a urlare come un pazzo in mezzo alla Basilica, poi mi ha spinto con forza facendomi cadere».
Il sessantenne che lavora nel pool dei custodi della Basilica è stato soccorso dai colleghi e poi trasferito in pronto soccorso con un’ambulanza. I medici l’hanno dimesso con una prognosi di 5 giorni.
«Ho cercato di descrivere quel mendicante ai poliziotti della questura e spero che lo trovino. Credo sia rumeno o comunque dell’Est, ha circa una cinquantina d’anni e non parla una parola di italiano. È sempre lì nei paraggi e ogni giorno chiede l’elemosina approfittando dei fedeli. Noi cerchiamo di tollerare nel limite del possibile ma quando vediamo che qualcuno eccede dobbiamo intervenire».
Le urla del mendicante e il parapiglia che si è creato ieri verso le 12 hanno causato un certo scompiglio tra tutti i presenti. Gli agenti della squadra volante coordinati dal commissario capo Valeria Pace stanno cercando di acquisire i filmati delle telecamere interne alla Basilica per estrapolare le immagini della colluttazione e ricavare il volto dell’aggressore. Quello dei mendicanti al Santo è un problema noto a tutti ed è difficile da debellare.
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