Padova è la città più trafficata del veneto: dovuto alle auto il 44% del Pm10

PADOVA. Padova è la città più trafficata del Veneto. Il suo agglomerato urbano, quindi tutto il tessuto costruito attorno alla città del Santo, produce il 44% del Pm10 presente. A Venezia è del 13%.
Quindi oltre che di Padova parliamo di Abano, Albignasego, Cadoneghe, Casalserugo, Legnaro, Limena, Maserà, Mestrino, Noventa, Ponte San Nicolò, Rubano, Saccolongo, Saonara, Selvazzano, Vigodarzere, Vigonza e Villafranca, che il dossier Mal’aria di Legambiente ha preso in considerazione per analizzare i dati sull’inquinamento della zona. Quello più grande della Regione, insieme a Verona, con cui infatti condivide diversi dati relativi ai danni provocati dallo smog. Nel caso dei due agglomerati più popolosi, la principale fonte di emissione e produzione di polveri sottili risulta essere quindi il traffico, con una percentuale del 44% per il primo e del 42% per il secondo, con il riscaldamento che scende al secondo posto (Padova 25%) e terzo posto (Verona, 18%), rispetto al primo posto che occupa a livello regionale.
«Padova è l’unica città in Veneto dove l’amministrazione si è mossa per favorire un ripristino dei valori, ma comunque può fare molto di più», ha evidenziato in videoconferenza Piero Decandia, direttore di Legambiente Veneto. Padova fa parte delle 19 città in cui negli ultimi 10 anni sono sempre stati sforati i limiti di legge, assieme alle altre venete Treviso, Venezia, Verona, Vicenza e a città come Milano e Napoli. Dal 2010 sono 769 i giorni di sforamenti complessivi, considerato che il limite ne prevede 35 all’anno, la media padovana supera il doppio ogni 12 mesi. Nel 2020 sono stati 51 fino a marzo, il numero più alto in Veneto.
Oltre al traffico, Padova deve registrare il 25% del Pm10 prodotto dal riscaldamento, il 14% dall’industria, il 9% dall’agricoltura il 7% da altro e l’1% dai rifiuti. Escludendo l’anomalia di marzo dovuta al lockdown però, quello appena passato è stato il peggior inverno da cinque anni sul versante dello smog. Con Padova che si conferma ancora una volta tra le città più inquinate non solo del Veneto ma di tutta Italia. Dall’1 al 21 marzo di quest’anno si sono verificati pochissimi sforamenti, meno della metà di quelli dell’analogo periodo del 2019. La centralina dell’Arcella, portata ad esempio, ha fatto registrare 9 sforamenti lo scorso anno, 4 in questo marzo di emergenza sanitaria. Sempre 4 anche in via Internato ignoto, ma erano 11 lo scorso anno. —
LU. PRE.
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