Padova, evade - ancora - il “re” delle truffe

PADOVA. Di nuovo lui, Mattia Griggio, il “re” delle truffe. Teoricamente dovrebbe rimanere tutto il giorno nella sua abitazione di riviera Mussato dove sta scontando gli arresti domiciliari, in pratica però giovedì per ben due volte la polizia ha rilevato la sua assenza.
E la seconda volta gli agenti si sono presi una marea di insulti dalla moglie, africana di 25 anni. Il risultato è che entrambi sono stati denunciati, lui per evasione, lei per minaccia a pubblico ufficiale.
Mattia Griggio ha trascorso un periodo in carcere per scontare una condanna a un anno e mezzo. È finito nei guai per una doppia truffa, l’ennesima del suo ruolino di marcia impressionante.
Entrambe le truffe in questione sono state messe a segno mentre si trovava in regime di sorveglianza speciale, una misura di prevenzione applicata nei confronti di soggetti che si sospetta siano propensi a commettere determinati reati. Provvedimento preso dal tribunale di Padova il 1 aprile 2015.
Secondo quanto emerso dall'inchiesta coordinata dal pm Francesco Tonon e avviata dopo le denunce delle due vittime, tra luglio e ottobre 2015 Griggio si era presentato come un promotore finanziario di Banca Mediolanum (incarico che non ha mai ricoperto) dopo aver pubblicato in alcuni siti annunci in cui offriva finanziamenti a tassi di interesse bassissimi.
In un caso (vittima una signora) aveva garantito un prestito previa sottoscrizione di una polizza assicurativa che imponeva il pagamento in contanti di 180 euro, soldi versati su una poste-pay card. Ma del finanziamento, neanche l’ombra.
Quello nei confronti di un uomo, invece, è una truffa-fotocopia: in questo caso la somma richiesta per “spese istruttoria” era di 106 euro.
L’altro giorno i poliziotti sono andati a controllarlo ma entrambe le volte non era presente. Un atteggiamento di chiaro accanimento, secondo la consorte che ha preso gli uomini in divisa a male parole. (e.fer.)
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