Tornano le giostre in Prato della Valle: ma saranno meno e più basse

Sabato 24 maggio l’avvio del luna park del santo che proseguirà fino al 15 giugno. Orari nei giorni feriali dalle 16 a mezzanotte, mentre al sabato e alla domenica dalle 10 fino alle 24

Felice Paduano
L'allestimento delle giostre in Prato della Valle a Padova
L'allestimento delle giostre in Prato della Valle a Padova

L’allestimento delle giostre del Santo in Prato è iniziato lunedì scorso. L’apertura delle attrazioni sarà sabato, mentre la chiusura è prevista per domenica 15 giugno.

Orari nei giorni feriali dalle 16 a mezzanotte, mentre al sabato e alla domenica dalle 10 fino alle 24.

Ancora una volta, come avviene già da tanti anni, le giostre sono allestite nel lobo di Santa Giustina.

A causa di un ulteriore provvedimento firmato dal Soprintendente Vincenzo Tiné, le giostre non sono più 32 come l’anno scorso, ma soltanto 26 perché gli attrazionisti hanno dovuto lasciare libero l’intero cono paesaggistico tra il lato nord-est del Prato e la facciata della Basilica di Santa Giustina.

Tra le giostre più popolari ci sono il brucomela, il tiro con la pistola, il pesca cigno, le catenelle e tante altre attrazioni.

Sempre in base a quanto disposto dalla Soprintendenza, ogni giostra non deve superare i cinque metri di altezza. Per questo motivo in Prato non ci sono più né la ruota panoramica, né i giochi con gli elastici che proiettavano in alto adulti e bambini.

Rispetto agli anni passati è stata potenziata ulteriormente la vigilanza privata. I guardiani erano sei, mentre quest’anno sono stati portati a otto.

Una ponderata per evitare eventuali risse tra le baby gang, che l’anno scorso hanno causato anche interventi sul posto delle forze dell’ordine. Risse che provocarono anche la reazione di alcune associazioni e delle famiglie, che alla chiusura del Luna park, chiesero a più riprese al Comune di non concedere più ai giostrai il Prato.

Tant’è che, sino a poche mesi fa, non c’era ancora la certezza che l’edizione 2025 si tenesse davanti al Lobo di Santa Giustina.

«Dopo i contatti con l’amministrazione e con la Soprintendenza siamo riusciti a ottenere, per un altro anno, di restare in Prato, seppure con un numero minore di giostre – spiega Alessandro Agnoletto – Ringraziamo l’assessore Antonio Bressa, ma non possiamo non ricordare che le giostre rappresentano la memoria storica dei padovani e di tutta una città».

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