Padova, i giovani avvocati scappano alla ricerca del posto fisso

Lo stipendio medio delle toghe padovane oscilla tra i mille e i duemila euro.  Si alza il compenso delle donne che in provincia sono più dei colleghi uomini



Cinquantamila euro: è la media del reddito annuo lordo degli avvocati che esercitano la professione a Padova e provincia. Il che potrebbe indurre a pensare che non se la passano così male, ma i 49.850 euro sono al lordo, non solo delle tasse. Bisogna decurtarli dell’importo per la Cassa Forense, la previdenza dei legali, 3.568 euro come minimo, della gestione di un ufficio, che comprende anche la segretaria se c’è e della formazione del professionista, quindi codici e molto altro, con la giurisprudenza delle sentenze che, come ovvio, cambia in continuazione. Va specificato che il reddito anzidetto èl’ultimo disponibile nella banca dati della Cassa. Inutile dire che il dato stride con i professionisti che vantano studi avviati sull’ordine del milione di ricavi all’anno. Ma sono circa una dozzina.

I NUMERI

Al 31 dicembre 2017, gli avvocati iscritti al foro di Padova erano 2.940, di cui 1.522 femmine, 1.418 maschi. Rispetto all’anno precedente il numero totale è aumentato di 35 unità. La tendenza sarà di una diminuzione, ma intanto si cresce. Quello padovano si conferma quindi il foro più numeroso del Veneto.

Il reddito medio lordo al 31 dicembre 2016 (il più aggiornato dato disponibile) degli avvocati del foro era di euro 49.850, a fronte di un reddito medio nazionale di 38.437 (l’anno precedente i due valori erano rispettivamente 48.910 e 38.985). Più alto della media ma, fatti due conti si arriva a determinare un reddito netto variabile tra i mille e i duemila euro al mese. Lo stato dei fatti costringe parecchi giovani a dire addio ai sogni di gloria e dopo una vita passata sui libri a smettere la toga cercando un posto fisso da dipendente.

reddito femminile

«Rispetto al 2015, nel 2016 vi è stato un incremento del reddito tra le donne avvocato ma solo con riferimento alle fasce più giovani» sottolinea l’avvocato Franco Smania di Cittadella, consigliere di amministrazione della Cassa Forense, l’ente previdenziale dell’Avvocatura. «Rimane tuttavia marcata la differenza di guadagno tra i due sessi. Resta confermato per le donne un guadagno di poco superiore al 40% rispetto a quanto dichiarato dai colleghi uomini. La percentuale è variabile, come detto, al variare dell’età. Le medesime osservazioni possono essere svolte per il fatturato ai fini Iva. La professione forense è ormai numericamente stazionaria, sempre più anziana e sempre più donna».

IL RAPPORTO

Il rapporto tra avvocati e cittadini è ancora molto variabile a livello territoriale, a conferma del fatto che l’Italia non è unica. Si passa da oltre 7 avvocati ogni 1.000 abitanti in Calabria a meno di 2 in Trentino Alto Adige. Nel Veneto 2,5 avvocati ogni 1.000 residenti. Negli ultimi 10 anni l’età media degli avvocati è aumentata di circa 3 anni. Si è passati dai 42 anni del 2007 a quasi 45 anni del 2017. —



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