Padova/ Il gallo canta e disturba: stangato il proprietario

CAMPOSAMPIERO (Padova). Gallo che canta, multa che arriva. Costa caro il canto del gallo a M.L., 44 anni di Camposampiero, che si è visto recapitare dalla Polizia Locale una multa da 57,20 euro per violazione dell’articolo 19, comma 2, del Regolamento di Polizia Urbana che sancisce il divieto di detenere animali che disturbino la pubblica o privata quiete.
Il gallo che disturba si trova in via Nievo 10, nell’abitazione che fu del padre di M.L. dove l’uomo, padre di famiglia con moglie e due figli minori a carico, ha da sempre allevato pollame per uso familiare. Ma la zona rientra nel centro abitato e la presenza del gallo e di alcune galline faraone ha indotto i vicini a protestare per il disturbo arrecato dagli animali, soprattutto all’alba quando il canto del gallo, amplificato dalla presenza di infrastrutture artigianali, che circondano le case e riproducono l’eco, rende impossibile il sonno fino a mattina.
Sta di fatto che i vigili hanno emesso la contravvenzione per violazione amministrativa, costringendo il padrone dei volatili a presentare ricorso. Il ricorso è stato motivato in particolare dal fatto che «la zona è periferica nelle vicinanze di una zona industriale-artigianale, che le galline faraone non cantano al mattino e che un solo gallo non può produrre un disturbo significativo all’abitato né tantomeno più disturbo dei rumori della vicina fonderia o del traffico della vecchia statale».
Ironia della sorte, il ricorso deve essere presentato al direttore della Federazione dei Comuni del Camposampierese cui fa riferimento la Polizia Locale, che si chiama Luciano Gallo. Per non pagare, M.L. è anche ricorso alla misure estreme “sacrificando” gallo e galline alle quali è stato “tirato il collo”, precisa il ricorrente. «Purtroppo riceviamo ogni giorno segnalazioni di questo genere, tra galli, cani che abbaiano, tacchini ed altri animali» commenta il comandante dei vigili Walter Marcato.
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