Padova, il vescovo: vicinanza a giornalisti del Messaggero di Sant'Antonio

Monsignor Cipolla: Diocesi estranea ai fatti ma si sente coinvolta e segue sviluppi con preoccupazione

PADOVA. «Vicinanza» ai giornalisti del Messaggero di sant'Antonio e Messaggero dei ragazzi, «travolti dall'annuncio dell'imminente licenziamento», viene espressa oggi in una nota dal vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, in risposta alla lettera aperta scritta dalla redazione, mobilitata contro la decisione della proprietà.

Messaggero di Sant'Antonio, i giornalisti licenziati occupano la redazione
I giornalisti occupano la redazione (foto Bianchi)

«La vicenda che sta interessando il Messaggero - scrive Cipolla - mi rammarica e mi interroga. La nostra Diocesi, pur estranea ai fatti, si sente coinvolta e segue con attenzione la situazione. Siamo consapevoli che l'editoria cattolica, che rappresenta un importante veicolo di trasmissione di valori e cultura, versa non da oggi in grandi difficoltà, e guardiamo con dispiacere e preoccupazione a tutti gli effetti negativi, in particolare sulle persone, che questa crisi comporta».

Il Messaggero di S.Antonio licenzia: i giornalisti occupano la redazione

Auspicando che «si trovi presto una soluzione per ciascuno degli interessati perché non vadano disperse la dignità dei lavoratori e la loro professionalità», il presule si dice «disponibile a favorire ogni atto che possa andare in questa direzione. Anche in questa vicenda, possano i nostri occhi scorgere le esigenze del presente e le sue insite risorse, abbiano le nostre braccia la forza di accogliere ogni dolore e ridare vigore, riescano i nostri cuori a osare scelte solidali e coraggiose», conclude.

Crisi al Messaggero di Sant'Antonio, presidio di Ordine e Fnsi

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