Padova, in stazione c'è la corsia dei «baci»

PADOVA. Nuova viabilità nel piazzale della stazione, a Padova e qualcuno ha notato quella strana scritta comparsa sull’asfalto che delimita una corsia per le auto, per chi arriva da via Tommaseo: «Only kiss + park». Kiss come baci? La corsia dei baci, si sono chiesti i passanti incuriositi? O è una svista dei tecnici del Comune? Ma ecco svelato l’arcano. (FOTO)
«Ride and park», spiegano in Comune, è una tradizione della segnaletica nei paesi anglosassoni e indica la sosta «mordi e fuggi». In sostanza, può incanalarsi per quella corsia di traffico solo chi debba “scaricare” al volo un passeggero in stazione, o farlo montare in auto se è appena arrivato, per poi ripartire dopo pochi istanti.
Ma quanto tempo è consentito di sostare gratis, senza il rischio di beccarsi una multa? Pochi minuti, dicono sempre al settore viabilità del Comune, al massimo quindici. Il tempo necessario magari a scaricare o caricare anche il bagaglio di viaggio della persona che si è accompagnata.
In questo modo Padova, città turistica, si allinea alle consuetudini in vigore in altre città europee, adottando la lingua internazionale che è ormai l’inglese. «Kiss and park» come sosta brevissima quindi. Giusto il tempo per salutare il parente o amico che deve partire. E magari per baciarlo, perché no.
«Finalmente nel piazzale della stazione si sta ricomponendo il mosaico» spiega il vicesindaco reggente Ivo Rossi, che ha seguito passo passo la riqualificazione del piazzale fin da quando era assessore all’Urbanistica e alla Mobilità al fianco di Zanonato, «i lavori stanno terminando e tutta la zona sta assumendo una nuova conformazione. Ho pensato la segnaletica sul modello degli aeroporti internazionali, uno stardard che ormai tutti riconoscono».
Lo scalo ferroviario punta ad essere sempre più un “hub” di interscambio. In altre parole chi scende dal treno sale su un autobus o su una corriera, e viceversa. I segnali devono quindi essere semplici e intuitivi. «Ho appena dato il via libera ai nuovi layout» continua Rossi, «ci saranno delle sorprese». La principale sarà sotto gli occhi di tutti, o meglio sotto i piedi. Le corsie degli autobus saranno caratterizzate da un colore diverso a seconda della destinazione dei mezzi pubblici. «Tutti quelli diretti verso nord partiranno dalla stessa corsia e saranno caratterizzati da un colore» spiega il vicesindaco, «e lo stesso sarà per la zona sud e per le altre aree della città».
Insomma, sarà difficile vedere a Padova una metropolitana ma anche la città di Giotto potrà avere una mappa colorata con le diverse linee. Non è finita qui. Al passo con la necessità di essere sempre connessi, i viaggiatori che scelgono il mezzo pubblico dovranno semplicemente puntare lo smartphone sulla pensilina per conoscere orari e destinazione dell’autobus in arrivo. Tutto grazie al codice QR, una tecnologica che si basa su una specie di codice a barre che viene riconosciuto dal telefonino. Una “stazione delle meraviglie” pensata e voluta da Rossi che ha già dato il via libera ai piani definitivi.
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