Padova Jazz: gran finale e Verdi gremito per il tributo a Jobim

Gran finale con una parata di stelle per Padova Jazz. Gino Paoli, Danilo Rea, Franco Cerri, Antonio Ongarello e i brasiliani Jaques e Paula Morelenbaum (nella foto di gruppo sul palco) sono stati i...

Gran finale con una parata di stelle per Padova Jazz. Gino Paoli, Danilo Rea, Franco Cerri, Antonio Ongarello e i brasiliani Jaques e Paula Morelenbaum (nella foto di gruppo sul palco) sono stati i protagonisti di ”L’Italia abbraccia Jobim”, matinée musicale al Teatro Verdi di Padova. Il tributo al padre della bossa nova, a 20 anni dalla sua scomparsa, ha fatto registrare il tutto esaurito (700 spettatori) grazie alla qualità degli artisti sul palco che hanno chiuso lo spettacolo esibendosi tutti insieme sulle note di alcune delle canzoni più belle del gigante della canzone brasiliana. Uno spettacolo che non capita tutti i giorni.

Alla voce Gino Paoli e Paula Morelenbaum, al violoncello Jaques Morelenbaum, alla chitarra Franco Cerri, il padovano Antonio Ongarello e il brasiliano Lula Galvao e alla batteria Rafael Barata. Gli ultimi due sono componenti del Samba Cello Trio di Morelenbaum. La parata di star ha eseguito “Corcovado”, “Garota de Ipanema” e “Samba de aviao”, regalando un momento davvero magico agli spettatori.

Spettacolo aperto alla grande dal mito della chitarra jazz italiana Cerri insieme al valido collega Antonio Ongarello con “Samba de uma nota so”. Poi, il padre Gino Paoli con l’inseparabile Danilo Rea al piano ha regalato perle come “Insensatez”, “Dindi” e “Se Todo Fossem”. Poi ha cantato condelicatezza uno dei suoi capolavori “Il cielo in una stanza”. Jacques Morelenbaum, collaboratore a suo tempo di Jobim ma anche di Caetano Veloso e Gilberto Gil, con il suo trio e la moglie ha proposto eleganti versioni del repertorio del grandissimo autore brasiliano. Una parte dell’incasso di “L’Italia abbraccia Jobim” sarà devoluto ad una scuola di musica della favela Rocinha di Rio de Janeiro.

Ma l’intera settimana finale di Padova Jazz è stata caratterizzata da una serie di esibizioni di alto livello. Giovedì, in un Verdi gremito, John Scofield ,uno dei più grandi chitarristi jazz degli ultimi 30 anni, è stato protagonista di un grande concerto con il grande trio formato da John Medeski, Billy Martin e Chris Wood. Il solista, insieme ai suoi tre colleghi ai quali periodicamente si unisce dal lontano 1998 e con cui ha da poco inciso “Juice”, ha dato vita ad un concerto spettacolare e vario che è passato dal jazz elettrico alla musica d’avanguardia sino al rock. Molto interessante e intrigante anche il concerto di venerdì, sempre al Verdi, del quintetto del grande bassista e compositore Steve Swallow con la leggendaria Carla Bley all’organo Hammond, 560 spettatori. Per palati fini, poi, anche la serata di sabato (540 spettatori) con Jaques Morelenbaum e il suo Samba Cello Trio, ospite la moglie cantante Paula Morelenbaum.

Michele Bugliari

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