Padova, la Zed! si ribella al monopolio dei concerti

PADOVA. La Zed!, società di spettacoli padovana e leader del Veneto nei concerti, si ribella al monopolio dei live e finisce a "Striscia la notizia".
Si torna a parlare dell’organizzazione dei concerti live in Italia e delle principali società che li organizzano: Friends & Partners Group di Ferdinando Salzano, Vivo Concerti (dove lavora la moglie di Salzano, la padovana Barbara Zaggia), Vertigo e Di and Gi, controllate da CTS Eventim. Tutte indagate da Agcm per abuso di posizione dominante, attraverso azioni di boicottaggio e ritorsioni nei confronti di società concorrenti.
Giovedì sera Valeria Arzenton, socio della Zedlive Padova, ha deciso di denunciare ufficialmente lo strapotere di Ferdinando Salzano che ha sotto contratto tutti i grandi artisti italiani e anche la società di prevendita dei loro concerti.
Valeria Arzenton ha spiegato: "Volevo preservare il lavoro e le mie aziende, sapevo che avrei potuto avere delle gravi ripercussioni. E di fatto questo è avvenuto. Dopo le prime denunce del monopolio Salzano, a Padova stiamo subendo un embargo totale. Le date di Francesco Renga, che erano già state confermate ufficialmente per mail, ci sono state tolte. E così anche per altri artisti a cui viene negato di fare concerti con la Zed!".
La battaglia continua: da Padova è partita la ribellione al monopolio della musica leggera.
La replica di Ticketone, che annuncia querela nei confronti di Valeria Arzenton:
"In seguito alle dichiarazioni lesive e profondamente distorte e deformanti rilasciate dalla sig.ra Valeria Arzenton alla trasmissione Striscia la notizia riguardo all’operato di TicketOne, Friends & Partners, Di and Gi, Vertigo e Vivo Concerti, tali Società sono state costrette - dato il ripetersi di tali condotte – ad agire in sede penale nei confronti della stessa sig.ra Arzenton, che è rappresentante e azionista del Gruppo ZED, operatore di mercato legato ai principali concorrenti di TicketOne e delle consociate. Le Società querelanti, che hanno atteso sino ad oggi prima di rivolgersi alle Autorità Inquirenti all’unico scopo di non turbare il regolare svolgimento del procedimento innanzi all’Autorità Antitrust (la cui fase cautelare si è chiusa con esito positivo per TicketOne e le sue consociate), non hanno potuto esimersi ulteriormente dall’agire in tal senso proprio in considerazione dell’estrema gravità dei comportamenti posti in essere dalla sig.ra Arzenton, rispetto ai quali si attende - a questo punto - l’intervento della Procura, sperando che ciò possa porre fine a una situazione certamente dannosa non solo per le Società che hanno deciso di sporgere querela e per l’industria dello spettacolo, ma anche per gli spettatori e gli artisti".
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