Padova, l’orario estivo taglia le corse di bus e treni e nei giorni festivi 74 comuni restano isolati

PADOVA. Lo scenario, tra stazioni ferroviarie minori e autostazione, è desolante quanto eloquente. Il bilancio, alla luce del nuovo orario estivo di bus e treni, impietoso: 74 comuni su 102 della provincia di Padova, nei giorni festivi non possono contare sul trasporto pubblico. Niente treni né pullman. Chi si deve spostare deve farlo solo su due o quattro ruote.
L’orario
Ieri è entrato in vigore, oltre a quello urbano e sub-urbano, anche l’orario estivo extraurbano di BusItalia Veneto. Per la prima volta nella storia dei trasporti pubblici della nostra provincia si registra un “Mai di domenica” anche per le corriere che viaggiano sulla linea Limena-Curtarolo–Campo San Martino-San Giorgio in Bosco-Cittadella-Bassano del Grappa. Una situazione inedita che isola, nei giorni festivi, i quattro comuni mentre Cittadella e Bassano del Grappa possono essere raggiunti in treno con (pochissimi) regionali. Una novità a perdere che va ad aggiungersi all’eliminazione dei bus alla domenica, decisa tre anni fa, su tante altre linee sia verso la Bassa, l’Alta ed i centri turistici dei Colli Euganei.
Centri isolati
Tant’è che, attualmente, chi si reca in autostazione nei giorni festivi vede partire e arrivare soltanto le corriere per Piove di Sacco-Codevigo-Chioggia-Sottomarina, Mestre-Venezia–Aeroporto Marco Polo e quelle per Vigonza-Noale-Scorzè–Aeroporto Canova-Treviso. Ossia sono attive solo tre linee. Per farsi un’idea, è sufficiente sire che tra i comuni che non sono raggiungibili neanche con il treano ci sono ampie zone della Bassa (Maserà, Cartura, Bovolenta, Conselve, Bagnoli, Anguillara, Correzzola, Brugine, Polverara, Tribano, Pozzonovo, Arre) e dell’Alta: Piazzola sul Brenta, Grantorto, Gazzo, Villanova di Camposampiero e Vigodarzere. Questo ultimo è ben collegato, con il 19, nei feriali con il capolinea nord del tram di Pontevigodarzere, ma nei festivi resta isolato, mentre, invece, il 4 per Cadoneghe corre anche la domenica. Isolati anche grossi centri come Rubano, Mestrino, Saccolongo, Veggiano e Cervarese Santa Croce. Isolati anche i paesi dei Colli Euganei. Ossia Teolo, Vò, Rovolon, Cinto e Baone. In pratica chi è senza auto oppure un turista che intende visitare Villa Contarini a Piazzola oppure il castello di Valbona sui Colli non può farlo.
I commenti
Anche gli autisti sono mortificati. «Paesi e zone intere di tutta la provincia completamente isolati» osserva Pietro Casalino, della segreteria di Faisa-Cisal. «Non riesco a capire se, in questa brutta storia, ha più responsabilità BusItalia oppure la Nuova Provincia. Anche i sindaci dei paesi isolati hanno le proprie responsabilità. Sono tre anni che alla domenica tantissimi comuni non sono raggiungibili con i mezzi pubblici. Eppure non ho mai visto nessun tipo di protesta da parte dei sindaci e dalle forze d’opposizione nei singoli paesi». —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova