Padova. Luca lascia la tenda con l’aiuto dei carabinieri. Trovato un alloggio e un lavoro alla Mediagraf

La storia
PADOVA. Sono stati i carabinieri della stazione di Padova principale, guidati dal comandante Giovanni Soldano, ad aiutare Luca Bonello, il giovane padovano di 34 anni che ha perso il lavoro e la casa e che, sino a venerdì mattina, viveva e dormiva in una piccola tenda a ridosso delle mura del cimitero dell’Arcella. Sono stati loro a trovargli un nuovo lavoro, un alloggio temporaneo e individuare una famiglia che potrà ospitare il suo piccolo e devoto cane, Cloe.
Lavoro
Dopo una lunga ricerca telefonica, già lunedì prossimo Luca andrà a lavorare, al momento come operaio, all’interno dello stabilimento grafico di Mediagraf, l’azienda di proprietà dei Frati Minori Conventuali. Il giovane disoccupato, figlio di due genitori pensionati che hanno scelto di vivere in Portogallo, ha sottoscritto un contratto a tempo determinato per un mese, naturalmente prorogabile ed effettuerà il primo turno di lavoro dalle 15 alle 21.
Casa
Un fitto giro di telefonate ha risolto anche questo problema: sino a lunedì mattina Luca dormirà, gratuitamente, al B&B I Violini, in via Stradivari, la stradina dell’Arcella, che si trova appena dietro il parco Milcovich. Nel frattempo sia i carabinieri che altri cittadini dell’Arcella lanciano un appello per cercargli una sistemazione abitativa. «Luca lo conosciamo da anni», osserva Walter Ugelmo, uno dei coordinatori della parrocchia e del patronato di Sant’Antonino. «Tempo fa aveva allenato anche i portieri delle squadre di calcio, che giocano nei nostri campi sportivi. È un ragazzo che va aiutato e sono convinto che all’Arcella non siano poche le famiglie disposte ad offrirgli un alloggio».
Cloe
Il piccolo Cloe, almeno nelle ore in cui il suo padrone andrà a lavorare in zona industriale, ai confini con il Comune di Noventa, sarà accudito da una famiglia che vive vicino all’area verde dove Luca si era accampato. Esattamente da una signora che, nei giorni passati, aveva già portato da mangiare più volte al cane. Il lieto fine di tutta questa storia è stato commentato positivamente dal protagonista della vicenda.
ringraziamenti
«Innanzitutto ringrazio il mattino di Padova, che ha fatto da cassa di risonanza per farmi trovare un lavoro e una casa temporanea», spiega Luca Bonello. «Subito dopo un grazie di cuore ai carabinieri di Padova principale ed in particolare al comandante Soldano. In verità non pensavo che in questo mondo ci fosse così tanta solidarietà. E pensare che sino a pochi giorni fa ero in preda alla disperazione più assoluta: adesso mi sento rinato, in tutti i sensi. Specialmente per quanto riguarda la fiducia che ho verso gli altri e me stesso».
Per il resto Luca ha anche detto che, nel tempo libero, continuerà a fare volontariato ed aiutare quelli che stanno peggio di lui all’interno di un progetto elaborato anche dalla Caritas. –
Felice Paduano
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