Padova, primo trapianto di rene con tecnica tandem

Sperimentati con successo due trattamenti extracorporei da donatore vivente ABO incompatibile

PADOVA. È stato attuato per la prima volta, nell'Azienda Ospedaliera di Padova, la procedura combinata, chiamata tecnica «tandem», di due trattamenti extracorporei nell'ambito del programma di trapianto di rene da donatore vivente ABO incompatibile. Coinvolte diverse unità operative: Immunotrasfusionale, Nefrologia e Trapianti Rene e Pancreas.

In Italia la tecnica tandem è stata segnalata in casi pediatrici mentre all'estero è stata usata solo alcune volte. Il trapianto di rene da donatore vivente ABO incompatibile prevede un trattamento emodialitico e il monitoraggio del titolo delle isoemoagglutine e trattamento di desensibilizzazione pre-trapianto. La desensibilizzazione viene attuata con terapia aferetica, cioè uno scambio plasmatico, in associazione alla somministrazione di farmaci immunosoppressori, per ridurre il titolo delle isoemoagglutinine e superare la barriera immunologica dell'incompatibilità ABO.

Fino ad ora il paziente in emodialisi cronica candidato a trapianto di rene da donatore ABO incompatibile veniva sottoposto, a giorni alterni, ad emodialisi e ad aferesi, con un grande disagio. Per consentire al paziente un periodo pre-trapianto meno stressante, è stato creato un gruppo di lavoro che ha coinvolto diverse figure professionali. Il paziente era in trattamento emodialitico cronico in un'altra struttura. A febbraio è stato avviato al trattamento. Nel corso dei trattamenti tandem non si sono verificati problemi. Il paziente così è stato trapiantato da donatore vivente ABO incompatibile e dimesso nel marzo.

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