Presentato il progetto residenziale di San Lazzaro: «Le nostre torri portano modernità a Padova»

L’intervento in programma nell’area di 65 mila metri quadri adiacente al futuro nuovo ospedale a Padova. Sono previste 169 unità abitative pronte entro la fine del 2028, insieme a palestre e servizi

Eva Franceschini
Il plastico delle due future torri
Il plastico delle due future torri

Il modello di architettura è quello della foresta urbana verticale. E anche le caratteristiche di vendita sono molto contemporanee. È il progetto delle due nuove torri residenziali a San Lazzaro destinate ad essere le strutture abitative più alte di Padova. Secondo le previsioni del gruppo Industrie Edili Holding, la realizzazione dovrebbe terminare entro la fine del 2028. «L’Abitare San Lazzaro», è il nuovo nome dell’intervento (era Zairo Urban Forest all’inizio), ed è stato presentato il 18 settembre all’Arco di Giano: da due torri residenziali da oltre 70 metri, nella zona adiacente al sito del nuovo polo ospedaliero. L’area ricopre una superficie totale 65 mila metri quadri, di cui 40 mila a uso privato e 20 mila a uso pubblico con verde e parcheggi. Le unità abitative saranno 169, distribuite su 20 piani complessivi per ogni torre.

La holding ha un portafoglio di oltre 4.500 abitazioni in costruzione nei prossimi cinque anni, per un valore immobiliare di circa 1,3 miliardi. Ad oggi, ha realizzato oltre 3.500 unità immobiliari e ora si appresta a portare a termine la costruzione dei due nuovi complessi residenziali, in un’area particolarmente significativa per la città. Il quartiere San Lazzaro è al centro di un processo di trasformazione che vede l’arrivo della nuova linea del tram e il nuovo ospedale, che cambieranno notevolmente l’assetto urbano della zona.

«A Padova mancano questi edifici sviluppati in altezza, che caratterizzano le città moderne – dice il direttore generale di Industrie Edili Holding, Giorgio Candido – Il nostro gruppo è attivo nello sviluppo immobiliare integrato, che ci permette di partire dalla progettazione per arrivare alla consegna della soluzione abitativa completamente finita e, spesso, anche arredata internamente. Questo ci consente di essere competitivi sul mercato, dando l’opportunità ai clienti che acquistano sulla carta un vantaggio di circa il 15% sul prezzo finale». Nel caso specifico, oltre il 40% degli appartamenti sui 169 complessivi è già stato venduto.

«La scelta della verticalità, in un contesto urbano storicamente sviluppato in orizzontale, rappresenta un segno di forte innovazione e introduce a Padova un nuovo modo di abitare – spiega l’architetto Nicola Fabris, che si è occupato della progettazione – Le torri si sviluppano verticalmente con un moto ad avvitamento, soluzione che esalta l’estetica delle torri nella vista dal basso e garantisce la privacy di ogni singolo appartamento. I servizi e gli ambienti esterni sono concepiti per uno stile di vita sostenibile e funzionale, pensato su misura per chi abiterà e lavorerà nella zona. L’area verde che circonda le torri completa il progetto, combinando aree aperte e accessibili alla cittadinanza». Palestra, campo da padel, percorso jogging, sono gli elementi che andranno a completare il progetto, pensato nell’ottica di favorire il benessere e la socialità. 

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