Padova, sesso a pagamento: le italiane ritornano sui marciapiedi

Mappa della prostituzione dei vigili urbani: corso Stati Uniti, Stadio e via Avanzo le zone più frequentate

PADOVA. Sulle strade del sesso ritornano le italiane. Un fenomeno confermato da chi, su fronti opposti, combatte la prostituzione. In prima linea le associazioni che contrastano la tratta delle lucciole e lo sfruttamento del sesso, come l'associazione Mimosa, dall'altra la polizia municipale che, nel novero delle ragazze controllate nel corso dell'anno, rileva una crescita di italiane, anche se la maggioranza rimane di origine bulgara o romena. Una cosa hanno in comune: sono tutte giovanissime, dai 20 ai 26 anni. Lo stesso non si può dire dei loro clienti, che spaziano dai ragazzi sotto i 20 anni agli ultrasettantenni.

Cento multe.

Dall'inizio dell'anno sono un centinaio le multe staccate ai sensi dell'ordinanza anti-prostituzione, che punisce i clienti delle lucciole in determinate zone della città. Novantatré sanzioni sono state staccate dalla polizia municipale a clienti pizzicati in cerca di sesso a pagamento, mentre in sette casi ad essere multate sono state le ragazze. I report della polizia municipale tratteggiano un quadro preciso di quali siano le strade della prostituzione.

Strade del sesso.

Si inizia dalla zona industriale, che totalizza la maggior parte delle multe. Corso Stati Uniti ne annovera 54 e la vicina via Vigonovese sei. E ancora via Camin, via Corsica, via Uruguay, corso Francia, via Portogallo. Ma il fenomeno della prostituzione è spalmato anche in altre zone: nei dintorni dello stadio, in via Nereo Rocco, dove sono stati pizzicati cinque clienti.

Anche all'Arcella il fenomeno è ancora presente: in via Avanzo o in via Correr, a Pontevigodarzere, o via Enselmini, nel cuore dell'Arcella sono otto in totale i clienti sanzionati. La lista continua con via Duprè, via Giusto da Menabuoi, via Tiziano Aspetti. Nella mappa del sesso della città di Padova si aggiungono anche zone diverse da quelle canoniche, come via delle Grazie a San Lazzaro, quartiere Est. Un fenomeno che, nonostante la maxi multa di 500 euro inflitta ai clienti, non accenna a scemare. L'assessore alla polizia municipale Marco Carrai non arretra di un passo e difende la necessità di contrastare il fenomeno. I clienti, nel frattempo, non si fanno intimidire dalla possibilità di dover pagare una multa salata e continuano a frequentare le strade più battute dalle prostitute.

Costume che non ha età.

Il più giovane cliente multato ha solo 19 anni. Seguono una decina di persone tra i venti e trent'anni, ma è nelle fasce di età maggiore che si concentrano i clienti multati. Sono una trentina le sanzioni staccate ai nati negli anni '70. Ma c'è anche chi ha visto il dopoguerra e addirittura chi è venuto al mondo sotto le bombe della seconda guerra mondiale, come un settantunenne classe 1942. E non si tratta solo di italiani. Anche in questo caso il fenomeno è trasversale e attraversa i confini di province e nazioni.

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