Padova città degli studentati: altri due cantieri e arriva un palazzo di 9 piani
Iniziati i lavori nell’area ex Ifip e tra qualche settimana si parte anche alla Stanga. Già aperto il Camplus di via Turazza, realizzato con innovative tecniche in legno

Più di duecento posti sono già stati attivati, ma un altro migliaio sono in dirittura d’arrivo. Con le due nuove gru appena alzate nell’area ex Ifip, dietro la Chiesa della Pace, che dimostrano come a Padova gli unici (o quasi) interventi urbanistici in corso sono quelli legati agli studentati.
Una questione, quella dell’emergenza abitativa, che per i grandi fondi immobiliari si trasforma in un business, con camere che arrivano anche a 850 euro al mese.
Nuova apertura in via Turazza
Ha aperto i battenti qualche giorno fa, con l’avvio delle lezioni al Bo, il Camplus di via Turazza; anche se l’inaugurazione ufficiale è in programma il prossimo 24 ottobre. Una struttura particolare perché realizzata dalla Pohl Immobilien con moderne tecniche costruttive in legno.
Ci sono 90 camere singole e 60 doppie (più 10 attrezzate per persone con disabilità), distribuite su 8.054 metri quadri e cinque piani per un’altezza complessiva di poco più di venti metri. Al piano terra i servizi di ristorazione, le sale studio, le sale conferenze e gli spazi comuni, mentre ai piani superiori si trovano le camere degli studenti.
Al via il lavori all’ex Ifip
Si notano da pochi giorni sin dal piazzale della Stazione: dopo i lavori preliminari sono cresciute due gru nell’area ex Ifip, quella tra viale della Pace e via Tommaseo. Si tratta dell’investimento del gruppo Industrie Edili Holding (lo stesso che ha avviato i lavori per il complesso “L’abitare a San Lazzaro” nell’area del nuovo ospedale di Padova Est).
Sarà realizzato di uno studentato da 461 posti letto, pronto in 36 mesi di lavori. L’edificio sarà alto nove piani, con una particolare attenzione al verde verticale. Sarà un fabbricato a forma di ferro di cavallo, grande 45 mila metri cubi.
Il nuovo edificio occuperà solo una parte della grande area dietro la chiesa della Pace, dove la volumetria complessiva concessa dal piano urbanistico è di 150 mila metri cubi. Ma non è detto che verrà utilizzata tutta. L’investimento complessivo comunque è di circa 60 milioni di euro.
Alla Stanga accanto al Giotto
E il secondo cantiere ad essere avviato – tra novembre e dicembre – è tra via Martiri Giuliani e Dalmati e via Arimondi, alla Stanga. Le ruspe arrivano dopo che Collegiate, la società costruttrice dell’edificio, ha accettato le richieste formulate direttamente dai residenti, con la mediazione del comitato Stanga, guidato da Paolo Manfrin e della Consulta 3, con il presidente Francesco Cardin.
A far da mediatore anche l’assessore all’edilizia privata Antonio Bressa. L’edificio non sarà più alto 11 piani, come era previsto nel progetto originario, ma 7. In tutto sarà alto 24 metri e lungo 160. Saranno realizzate ben 760 camere singole, di cui 40 saranno affittate dall’Esu ad un prezzo calmierato.
Come oneri di urbanizzazione, già pattuiti, la società realizzerà un nuovo parco pubblico. I lavori saranno coordinati dagli architetti Nasini.
«Ringraziamo le Collegiate per aver accettate, quasi in toto, tutte le nostre richieste – osserva Paolo Manfrin – Siamo grati alla società milanese anche di avere accettato il nostro consiglio di provare a tutelare, prima di prosciugare l’area dei lavori, uno stormo di anitre che viveva nel lago che si era creato, dove sarà aperto l’imminente cantiere».

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