Padova su Tripadvisor: bene i dessert, male i monumenti

PADOVA. Padova secondo Tripadvisor è una fotografia che sa di classico e di nuovo insieme. Il popolare sito di viaggi che si regge sulle valutazioni dei suoi utenti per hotel, locali e attrattive turistiche, ci mostra una città in cui i viaggiatori amano gelati e pasticcini ma non disdegnano il sushi, frequentano alberghi storici in pieno centro ma anche hotel di grandi catene, e che oltre al Santo e alla Cappella degli Scrovegni considerano opere di valore anche quelle di strada dell’artista Kenny Random. I numeri? Sempre in evoluzione: 134.522 le recensioni ed opinioni su Padova e provincia presenti nel sito, con 2.864 foto pubblicate da viaggiatori, turisti e, facile, anche da chi a Padova ci vive.
Ristorazione. Niente da fare. A chi visita Padova piacciono i dessert. Sulle 800 attività valutate le prime quattro posizioni in classifica sono saldamente occupate da gelaterie: “Da Bruno” di via Montà si aggiudica la prima posizione con ottime ma poche (67) recensioni; a ruota la pasticceria “Manicaretti et Cetera” di via Franceschi, con 49 recensioni; la gelateria “La Romana” di corso Milano (giudicata da ben 478 viaggiatori) e la caffetteria di via Belzoni “Red Velvet”. Il primo menù salato in classifica è quello del ristorante “Belle Parti” di via Belle Parti, seguito da un posto della tradizione padovana: la “Folperia” di piazza della Frutta, che porta a casa commenti come “magico street food padovano”, indicando i classici folpetti come imperdibili per chi si trova in città per la prima volta. Il primo locale etnico della top ten è il “Mode Sushi” di via Aspetti; la prima pizzeria menzionata “da Vanni” di via Maroncelli.
Hotel. Al primo posto su 54 strutture un due stelle che offre “cortesia introvabile”, come commenta un ospite passato di lì qualche settimana fa: il Belludi 37, sito nell’omonima via, che ha al suo attivo ben 680 recensioni. Lo seguono l’Nh Mantegna di via Tommaseo, lo storico Albergo Verdi di via Dondi dell’Orologio, il Best Western Galileo di via Venezia e l’Hotel Patavium di via Beato Pellegrino. Un mix tra antico e moderno che rispecchia i differenti gusti dei turisti in visita.
Attrazioni. Si resta sui classici: in testa alla classifica la Cappella degli Scrovegni (“Tra le meraviglie italiane”), seguita dalla Basilica del Santo (“Il simbolo di Padova”), dal Battistero del Duomo (“Non c'è solo Giotto!”) e da Prato della Valle (“Maestosità architettonica”). A seguire il centro storico ("2La città dei dottori, dei palazzi e dello spritz”), la chiesa di Santa Sofia (“Un gioiello medievale”), l'Università di Padova (“Fucina di grandi”), l’Orto Botanico (“Il fascino dell’hortus rinascimentale e la tecnologia delle nuove serre”), Palazzo della Ragione (“Bellezza e grandiosità mozzafiato”) e Piazza dei Signori (“Guardati intorno e vedrai che non c'è un balcone uguale!”). Una curiosità al 12esimo posto: le opere di strada di Kenny Random (“Unicità semi-nascosta”), ormai note e ricercate. Se poi si va ad indagare in tutta la vasta provincia, s’inseriscono nella top ten il Camminamento di Ronda di Cittadella (“Passeggiando nella storia”), Villa dei Vescovi a Luvigliano (“Una perla tra i colli”) e l’Abbazia di Praglia (“Un luogo magico”), neanche a dirlo.
Critiche. Impossibile sfuggire a qualche critica negativa. E allora Prato della Valle per qualcuno è “veramente scarso... Ho visto un’accozzaglia di rottami”; c’è chi trova “irriguardoso che un centro storico bellissimo e ricco di opere d’arte venga deturpato da stuoli di bancarelle”; per altri Palazzo della Ragione si merita queste parole: “Quattro euro a persona per vedere un enorme spazio vuoto al primo piano dove è allocato un pendolo di Foucault mal funzionante e un cavallo di legno tipo Odissea”. Del resto accontentare tutti non si può, e in tal senso Tripadvisor diventa specchio fedele di un turismo variegato cui piace condividere le proprie impressioni e, perché no, insoddisfazioni.
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