Padova, i cantieri del tram arrivano nell’area del nuovo ospedale
A metà febbraio ruspe in azione in via Einaudi, tra via San Marco e via Zwirner. Il mezzo però rischia di trovarsi nel vuoto e mancano i soldi per l’Arco di Giano

Del nuovo ospedale non c’è ancora traccia, ma nel frattempo in via Einaudi arriveranno le rotaie del tram. Entro due settimane, infatti, proprio nell’area dove sorgerà il futuro polo sanitario di Padova Est, arriveranno le ruspe per disegnare il tragitto del Sir2, nel tratto dove poi sarà anche realizzato un capolinea provvisorio.
Sarà il primo intervento concreto nella zona dove Padova sta investendo di più, in attesa della prima pietra dell’ospedale che rischia però di arrivare dopo il collaudo del Sir2 previsto il prossimo anno.
I primi lavori
A metà febbraio le prime piattaforme saranno realizzate in via Einaudi tra l’incrocio con via di San Marco e la rotatoria con via Zwirner. Questo primo tratto prevede la realizzazione di circa 100 metri di via di corsa e, a seguire, dello snodo con la linea che corre su via San Marco.
Per quanto riguarda il tratto a nord, fino alla zona del nuovo capolinea intermedio, il progetto esecutivo è in fase di modifica rispetto al definitivo. In corso c’è infatti un coordinamento con le opere previste per il nuovo ospedale, che prevede una viabilità complessa, tutt’ora in fase di progettazione, discussione e, in alcuni casi, in attesa di fondi.
Il futuro capolinea scambiatore prevederà la sottostazione elettrica, un edificio per i servizi con bar, bagni pubblici e saletta per autisti, un’area parcheggio con circa 150 posti auto e un’altra per l’interscambio con i bus che arriveranno da fuori Padova. Questo parcheggio sarà anche funzionale all’interscambio con la futura fermata ferroviaria a San Lazzaro prevista nei piani di Rfi.
Il nodo della viabilità
Nell’area di Padova Est però ci sono ancora molti nodi da sciogliere, legati alla viabilità in vista della costruzione del polo sanitario. Primo tra tutti l’Arco di Giano, che la vicepresidente della Regione Elisa De Berti ha più volte ritenuto fondamentale per andare avanti con la progettazione, rimproverando anche l’amministrazione comunale per non averlo inserito tra le opere legate alle nuove linee del tram e finanziabili col Pnrr.
Il sindaco Sergio Giordani negli ultimi mesi ha iniziato a bussare a tutte le porte per chiedere i fondi. Per completare l’opera servono 64 milioni. Rispetto alla viabilità realizzata pochi anni fa manca un cavalcaferrovia che consentirebbe di collegare l’area del nuovo ospedale con la rotonda tra via Avanzo e via Plebiscito, dunque con l’Arcella.
Giordani ne ha parlato più volte proprio con De Berti, ma il vero interlocutore è Matteo Salvini. Il sindaco ci ha parlato già due volte: la prima in occasione di una visita a Padova del ministro delle Infrastruttura, in cui addirittura il sottosegretario Massimo Bitonci ha fatto da intermediario; e la seconda prima della scorsa estate, quando Giordani ha preso un treno per la Capitale.
Il sindaco rimane convinto che sia il Ministero a dover mettere i soldi perché il nuovo ospedale è un’opera di livello nazionale.
In via San Marco ogni giorno passano migliaia di veicoli. Considerando lo scenario che prevede l’arrivo di pazienti, medici e studenti verso il nuovo ospedale, c’è ancora molto da fare per la viabilità.
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