Padova Tre, inizia a farsi strada anche l’ipotesi della liquidazione

Per mettere al riparo i bilanci dei Comuni dal buco di 30 milioni bisogna ristrutturare il Consorzio La società controllata diventa un costo: venerdì la proposta ai sindaci e il voto sul bilancio 2015
Di Elena Livieri

ESTE. I cinquanta sindaci della Bassa padovana e del Piovese che compongono il Consorzio Padova Sud saranno chiamati venerdì ad approvare il bilancio dell’ente per l’anno 2015, lo stesso che era stato presentato lo scorso settembre e sul quale i Comuni si erano divisi. Ma la posta in gioco, stavolta, promette di essere molto alta. Perché per i sindaci sarà l’occasione per mettere al riparo i bilanci comunali dal danno erariale che incombe, in virtù del maxi debito da oltre trenta milioni di euro generato dalla controllata Padova Tre e che dal 2015 grava sul Consorzio.

Per la gestione dei rifiuti potrebbe essere l’ora di una svolta. Le ipotesi sul tavolo sono diverse, ma se si guarda alla salvezza dei conti dei Comuni, quella più verosimile è la ristrutturazione del Consorzio. Si tratta di una procedura che necessita della validazione del Tribunale e che passa per l’approvazione del suo bilancio. Non solo. Siccome lo scopo è quello di attuare un piano di pagamento dei creditori, il Consorzio continuerà a emettere le fatture per il servizio rifiuti. Padova Tre diventa un costo “inutile” e la sua liquidazione è la via maestra. Con le casse esangui che piangono denari da mesi, l’unica strada da percorrere è quella di fare del Consorzio una società di scopo per pagare i debiti. Con un termine di vita fissato nel piano di ristrutturazione per garantire i bilanci comunali.

Ma i sindaci potrebbero accanirsi, ancora, su posizioni opposte e contrastanti, continuare a litigare e non approvare il bilancio. Ma a quel punto per il Consorzio si prospetta solo il fallimento. E la Corte dei conti non perderebbe un solo secondo a mettere i sindaci di fronte alla loro eventuale responsabilità erariale. Per i bilanci comunali potrebbero essere dolori. Nell’assemblea convocata per venerdì mattina interverranno oltre al presidente del Consorzio Padova Sud Alessandro Baldin, anche gli advisor che proveranno a fare chiarezza sui conti e sul buco ereditato da Padova Tre, ma ci sarà anche un intervento “tecnico” del professor Mario Bertolissi dell’Università di Padova proprio sul tema della responsabilità erariale in capo ai sindaci. In predicato, ancora, la presenza del cda di Padova Tre. Potrebbe esserci il presidente Luca Mariotto, cui probabilmente verrebbe delegato il ruolo di liquidatore qualora l’assemblea si esprimesse per la procedura di liquidazione della società, abbandonando quella prospettata finora del concordato per il quale sembrano venire a mancare ogni giorno che passa i presupposti. Su tutto il fatto che con la fatturazione in capo al Consorzio, cade un elemento cruciale di un piano industriale credibile per il rilancio della multiutility. Stavolta potrebbe davvero chiudersi il sipario su una società, specchio dei limiti di un’intera classe politica.

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