Padovanelle “ora zero” iniziata la bonifica di hotel e ristorante

PONTE DI BRENTA
Rischiava di diventare una seconda via Anelli. Nel vecchio hotel ristorante “Padovanelle” il tempo si è fermato al 2011, quando l’intera area è stata abbandonata (dopo il fallimento della Fondazione Breda) diventando ricovero per senza tetto e tossicodipendenti. Dopo un accordo tra l’amministrazione comunale e il giudice fallimentare, ieri sono iniziati i lavori di pulizia, bonifica e messa in sicurezza. «Era l’ora di agire» ha chiarito l’assessore all’avvocatura Diego Bonavina, che ha ricevuto dal sindaco Giordani l’incarico di risolvere la situazione e immaginare un futuro per quell’area.
Dove c’erano l’hotel, il ristorante, l’ex gelateria e l’asilo, la situazione era simile a quella di via Anelli. Sporcizia, rifiuti, materassi ovunque, stanze, finestre e vetrate distrutte. «Sarà fatta la pulizia di tutti i locali» continua Bonavina «e delle 80 camere d’albergo, distrutte. Cercheremo di evitare l’ingresso anche al parcheggio utilizzato come discarica, con una videosorveglianza». I lavori dovrebbero terminare a fine agosto. Tutto a spese della procedura fallimentare, da Palazzo Moroni arriverà il sostegno di Aps ed Hera che smaltiranno il materiale accumulato.
«Lì ci sono vari compendi immobiliari che rientrano tra le vecchie proprietà della Fondazione Breda (ora in liquidazione, ndr), e l’unico che funziona è l’Ippodromo che però da quando si scommette online, è poco frequentato. L’idea è mettere tutta la struttura all’asta entro l’autunno, dividendola in lotti». Bonavina vorrebbe trovare qualcuno disposto a prendere in mano la gestione dell’hotel, del ristorante e dell’asilo, e dell’Ippodromo. A novembre il via al bando, in modo che a inizio 2019 possa partire l’asta. Molti imprenditori si sono fatti avanti, ma hanno rinunciato per non accollarsi i costi della ristrutturazione.
L’amministrazione è interessata ad acquisire la storica villa di Ponte di Brenta, dopo il dissesto della Fondazione. «Stiamo valutando investimenti per la città, e tra gli immobili individuati c’è Villa Breda» ha confermato Bonavina. –
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