Padre Daniele torna alla casa Sacro Cuore

SACCOLONGO. A più di sei anni dalla sua scomparsa, padre Daniele Hekic tornerà in quella che negli ultimi anni della sua vita era diventata la sua casa e, per i tanti fedeli, un luogo di culto e di...

SACCOLONGO. A più di sei anni dalla sua scomparsa, padre Daniele Hekic tornerà in quella che negli ultimi anni della sua vita era diventata la sua casa e, per i tanti fedeli, un luogo di culto e di conforto. Sono infatti in corso da qualche giorno i lavori alla casa Sacro Cuore dei frati minori di Saccolongo per consentire di trasportare la salma del “frate dei miracoli” dal camposanto di Saccolongo alla cappellina dove padre Daniele era solito ricevere i tantissimi fedeli che tutti i giorni si recavano dal frate nato a San Pietro in Selve (Croazia) il 22 giugno 1926. Dal giorno della scomparsa del frate, avvenuta il 26 settembre 2009 al termine di una lunga malattia debilitante, la sclerosi multipla, che lo aveva anche privato dell’uso della parola, i fedeli hanno più volte sollecitato i frati a far tornare il “frate dei miracoli” al convento di Saccolongo.

«È questione ormai di mesi», spiega il padre guardiano della casa Sacro Cuore, padre Alberto. «Il fatto che siano iniziati i lavori vuol già dire che padre Daniele tornerà a casa». Le opere prevedono il posizionamento di un sarcofago sotto all’altare presente nella cappellina. Inoltre sarà ritagliato un ingresso esterno alla cappellina, posizionato sul retro dell’entrata principale. Gli operai in questi giorni hanno delimitato l’area per provvedere all’abbattimento di una porzione di muro al fine di creare la via d’accesso alla cappellina. La gigantografia di Padre Daniele, posizionata fino a qualche giorno fa all’interno della cappellina, è stata spostata in chiesa.

Padre Daniele sarà intanto trasportato dal camposanto di Saccolongo (la salma è ospitata all’interno della cappellina della famiglia Lippi) fino alla casa Sacro Cuore in forma privata. La chiesa deve infatti ancora avviare l’iter della causa di beatificazione prima e santificazione poi del frate al quale dal popolo dei fedeli vengono attribuiti numerosi miracoli.

Federico Franchin

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