Pagamento Naspi ai docenti precari «Procedura difficile»
Diventa sempre più complicata la domanda, che deve essere compilata dai docenti precari con incarico a tempo determinato sino alla fine di giugno, per ottenere il cosiddetto Naspi (per avere diritto al pagamento parziale delle mensilità di luglio e di agosto). Quest’anno, dopo che a partire dallo scorso settembre, è stato potenziato l’organico di fatto con le cosiddette fasi A, B e C della legge 107, i supplenti padovani annuali aventi diritto sono 400. Naturalmente proprio in questi giorni è cominciata la corsa dei docenti nelle sedi territoriali dei sindacati della scuola per farsi aiutare nell’elaborazione delle domande da presentare all’Inps. «Quest’anno la procedura è ancora più complessa rispetto agli anni passati», spiega Manolo Baio, operatore della Cgil-Scuola e docente, «Innanzitutto non bisogna fare errori nella compilazione del modello SR163 e si deve andare anche nella propria banca per farsi accreditare il Naspi (l’ex sussidio di disoccupazione) sul conto corrente personale. Purtroppo le nuove normative sono chiare. Chi ha insegnato fino a giugno ha diritto ad avere il 75% dello stipendio sino all’importo di 1.190 euro ed il 25% sulla parte eccedente. Sono sempre pochi soldi. Appena tra gli 800 e 850 euro al mese». Nel frattempo sempre nel mondo della scuola c’è attesa da parte dei docenti, immessi in ruolo con la legge 107/2105, che hanno presentato già domanda per essere trasferiti nelle regioni da dove provengono a partire da settembre. Le domande sono 300 e le risposte del Miur arriveranno non prima del 22 luglio. (f.pad.)
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