Paisiello e Lippi perdono il nome di battesimo Mentre Mozart e Bach sono diventati italiani

LA CURIOSITÀ
Perché, alla confluenza con viale Codalunga, via Sarpi viene indicata come “via frà paolo sarpi” (con accento e nome per esteso), mentre alla discesa dal ponte Dalmazia la stessa arteria diventa “via fra’p. sarpi” (con l’apostrofo e l’iniziale minuscola del nome dell’autorevole teologo e scienziato)? E ancora perché, sullo stesso palo, sono agganciati i cartelli di “via p. selvatico” (con il cognome tutto minuscolo) e di via “a. Stradivari” (con l’iniziale del cognome maiuscola)? Misteri delle targhe toponomastiche padovane, quelle che per il Codice della strada sono i segnali nome-strada, che riservano sorprese, curiosità e incongruenze.
Ad esempio, nella zona della Santissima Trinità, dove sono citate, con l’iniziale maiuscola, numerose località dell’Istria (tanto per citarne alcune: via Curzola, via Pola, via Portorose, via Parenzo), non si capisce perché la targa toponomastica di “via zara” sia stata confezionata con l’iniziale minuscola.
Nella zona di San Bellino si abbonda invece con le maiuscole: sicché via del Giglio, alla confluenza con via Bramante, diventa “via Del Giglio”.
Di quale peccato si saranno invece macchiati il compositore Giovanni Paisiello e il pittore Filippo Lippi, visto che i cartelli delle vie loro intitolate fanno sintesi, senza iniziale del nome, con “via paisiello” e “via lippi”?
Basta attraversare via Guido Reni, l’arteria che fa la staffetta con via Tiziano Aspetti, per imbattersi in un’altra stranezza. La targa che indica il cardinale Giuseppe Callegari (vescovo di Padova dal 1883 al 1906) dimentica completamente il nome di battesimo ( “via cardinale Callegari”). Il cartello relativo al secondo tratto della strada priva persino il cognome dell’iniziale maiuscola ( “via cardinale callegari”). Il terzo tratto non cita il nome Giuseppe ma almeno rivaluta il cognome ( “via card. Callegari”).
Sarà perché è l’autore del Tema e variazioni in do maggiore, poi diventata la melodia della Marsigliese (l’inno francesce), ma il compositore piemontese Giovan Battista Viotti ha diritto all’iniziale maiuscola del cognome “via g. b. Viotti”. A differenza di tal Wolfgang Amadeus Mozart, che nella targa della sua via padovana viene italianizzato in “v. a. mozart”, con l’iniziale minuscola del cognome.
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