Palazzo Maldura può riaprire? Attesa per il vertice dei tecnici

Si riunisce per la prima volta la commissione che deciderà gli interventi necessari per ripristinare l’agibilità dell’immobile entro il nuovo anno accademico
28 Maggio 2012 - Archivio Antico Palazzo del Bo - Università di Padova - Presentazione la squadra di basket in carrozzina CUS Padova
28 Maggio 2012 - Archivio Antico Palazzo del Bo - Università di Padova - Presentazione la squadra di basket in carrozzina CUS Padova

PADOVA. Sono giorni decisivi per la sorte di palazzo Maldura con la speranza, sempre più concreta, di riaprire ad ottobre. Oggi si riunisce per la prima volta la commissione tecnica che deciderà gli interventi sul palazzo con l'obiettivo comune di ripristinare l'agibilità del palazzo entro il nuovo anno accademico. Il nodo cruciale è la biblioteca: migliaia di volumi essenziali alla ricerca e alla formazione di professori e studenti sono in attesa di conoscere il proprio destino.

La Procura della Repubblica ha parere vincolante sugli aspetti legati alla sicurezza in ateneo e proprio per questo c'è grande attesa per il rapporto del suo delegato. Pare, tuttavia, che grazie ad interventi mirati – c'è chi parla di un gioco di tiranti – il futuro della vicenda sia più roseo di quanto si prospettava fino a poco tempo fa. Insomma, riaprire è possibile, ma il sisma non ha scosso solo le fondamenta del palazzo. Con il terremoto di maggio sono venuti al pettine molti nodi legati allo storico edificio.

Il Maldura è stato comprato ai tempi del rettorato di Enrico Opocher. La sua posizione, a due passi dalla stazione ma raggiungibile comodamente da piazza Capitaniato, era sembrata ottimale per le esigenze di professori e studenti. Solo con il tempo sono emerse le criticità della struttura, biblioteca in primis. Il punto di svolta è avvenuto circa 20 anni, fa. I lavori di consolidamento dei saloni erano legati agli scavi da effettuare nel cortile interno. Ma, a causa di alcuni reperti archeologici trovati nel sottosuolo, la Sovrintendenza ha stoppato i lavori ed è emersa la necessità di cambiare rotta in modo deciso. A pochi metri di distanza c'è l'ex ospedale geriatrico, meno nobile ma più stabile del dirimpettaio Maldura. È costato 40 milioni di euro ed ospiterà la biblioteca di lettere.

In attesa del trasferimento bisogna fare i conti con le necessità imminenti e, nel caso venga dato il via libera alla riapertura, procedere con gli interventi. Durante lo scorso consiglio di amministrazione si sono decisi stanziamenti extra proprio in nome della sicurezza – 120mila euro per rifare il sottotetto e 250mila euro per gli interventi di statica – ora c'è attesa per la decisione finale della Procura. «Ribadisco che c'è la volontà di riaprire a breve» commenta il direttore del Dipartimento di studi linguistici e letterari, «ne sapremo di più al termine della riunione tecnica».

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