Palestre di Mestrino vietate ai cani

Il regolamento di polizia urbana di Mestrino è stato modificato, su indicazione dell’assessore all’Ambiente, Giovanni Tombolato, e del collega alla Sicurezza, Mario Fiorindo. Un provvedimento che però non piace all’Ente nazionale per la protezione degli animali.

«Il Comune di Mestrino sta veramente regredendo», dice Luigi Cusin, presidente dell’Enpa di Padova, «a differenza di altre città e regioni, dove gli animali possono entrare ovunque, anche negli ospedali. Suggeriamo al Comune di Mestrino, prima di reprimere, di organizzare corsi di formazione ai cittadini sulla corretta gestione dei cani».

Il provvedimento adottato a Mestrino nasce dalle molteplici lamentele giunte in Comune. «Abbiamo dovuto far intervenire più volte i vigili», dichiara l’assessore Fiorindo, «perché alcuni proprietari di cani portano i loro animali, anche di grossa taglia, all’interno delle palestre, quando sono in corso eventi sportivi. I cani, privi di museruola, possono aggredire qualcuno e disturbano litigando tra loro e abbaiando a ogni fischio dell’arbitro».

Il divieto si applicherà al palazzetto di Lissaro e alla tensostruttura di via Filzi. Niente cani liberi, poi, in cimitero, scuole e municipio. Le multe saranno di 50 euro, aumentabili in caso di successive infrazioni.

La lista di minoranza Vivi Mestrino ha chiesto e ottenuto l’impegno dell’amministrazione comunale a realizzare sgambatoi per cani, anche nelle frazioni di Arlesega e Lissaro, oltre a quello che è già in uso al parco Bapi. Contrario Flavio Pinton del Movimento 5 Stelle, che considera il divieto come contrario alle recenti indicazioni del governo, che ha deciso di aprire l’ingresso ai cani in molti luoghi pubblici.

Cristina Salvato