Pandemia e psiche: soli per scelta o necessità, l'equilibrio è dato dalle regole

Coronavirus in Veneto. Si può essere single per tanti motivi, ma fino ad oggi la vita era comunque piena di stimoli esterni. Tra le pareti di casa adesso servono nuovi punti di riferimento a cominciare dalle piccole cose
Man looking up while using laptop in home office
Man looking up while using laptop in home office

Non sono pochi coloro che si trovano ad affrontare la situazione di questo momento in totale solitudine. Una solitudine di partenza, che lascia da soli con se stessi, nel proprio tempo e nei propri spazi, quando tutti i rapporti sociali diretti sono per forza di cose tagliati. I single sono per definizione una categoria difficile, perché la loro caratteristica è stare soli. A seconda della genesi e della loro storia, si possono delineare la parte psicologica, gli atteggiamenti, i rischi, ma anche le opportunità che questa situazione può portare loro.

La cura di sé

I single per scelta sono tutti coloro che hanno costruito così la loro vita non solo come scelta, ma come conseguenza. Sono le personalità che hanno dovuto affrontare scelte di lavoro lontano da casa, tutti coloro che sono rimasti delusi, massacrati, spezzati dalle relazioni familiari, matrimoniali, da amori deludenti e distruttivi.
Si sceglie così di diventare autonomi e di non avere bisogno più di tanto degli altri.

Questo raggruppamento si troverà di fronte a una battaglia dura, dove le strategie del passato (social, chat, hobby, amici e altro) non saranno più praticabili. Resta il grande mondo di Skype e dei social che, se gestiti e non subiti, diventano fondamentali.

Per chi si trova in questa situazione, tuttavia, è necessario programmare la giornata in modo ben preciso: apparecchiare la tavola per colazione, pranzo e cena, decidere un menù della settimana, stabilire le ore per lo svago televisivo o altro, porre un’ora fondamentale per una minima pratica motoria, anche aiutati da qualche video e, come ultima fase, l’incontro con gli amici, con i familiari, con eventuali colleghi di lavoro in forma virtuale.

Sono l’imprevisto e gli spazi improvvisati a creare panico, malinconia, senso dell’inutilità delle cose che si fanno. Alzatevi presto, curate l’aspetto, tagliatevi eventualmente i capelli da soli, fatevi la barba, telefonate e fatevi aiutare se necessario. Non rimanete in pigiama o con la camicia da notte. Vestitevi in modo casual, ma non rimanete con il pigiama tutto il giorno. Curate l’igiene della casa. Importante: non lasciate la cucina sporca. Tutto questo sembra banale, ma è invece fondamentale per mantenere un rapporto concreto con la realtà.
il contatto

Quella dei single separati o divorziati è una categoria molto particolare, delicata soprattutto per coloro che provengono da una separazione o divorzio e che hanno costruito la loro vita con i tempi e gli spazi da condividere con i figli nel periodo dell’affido condiviso, ovvero quando i figli si possono vedere solo a periodi alternati e concordati.

Questa tipologia – se un genitore è adeguato, ossia se non è quel tipo di genitore che deposita i figli da parenti e amici o non rispetta le regole del tribunale dei minori – ha già scandito il suo tempo con precise modalità.
È necessario in questo caso mantenere la propria genitorialità, ma se i figli vivono altrove, occorre cercare di essere presenti tramite videoconferenze programmate, cercando incontri per quanto virtuali con i figli per approfondire la loro giornata e dare eventualmente consigli su come affrontare questi giorni. Lo spazio vuoto deve essere ricollocato, creando ritmi che possono essere simili a quelli soliti, ma simbolicamente da programmare con, ad esempio, la costruzione di un diario da leggere poi ai figli, la ricerca di giochi da fare in casa o soluzioni da dare ai figli, in modo tale da mantenere un fil rouge nella loro vita.

Lontano dagli occhi

I separati sentimentali: in realtà è l’amore a essere messo alla prova, non siamo allenati veramente all’amore platonico, a quello che non può consumarsi, che non può essere programmato nel tempo. Amori che erano a distanza: non siamo (più) abituati a dare valore al destino, alla vita senza appuntamenti programmati, ricongiungimenti, incontri anche se dopo molte settimane. Tutto diventa improvvisamente complesso, e la comunicazione può diventare inesatta, incompleta e frustrante. In questo tipo di relazioni sentimentali, dove si è soli ma si ha una persona altrove, bisogna evitare i conflitti, l’ambivalenza e i messaggi incompleti.

È necessario più che mai credere nell’amore, nelle risorse essenziali, nella fiducia e nella solidarietà. Non occupate il tempo con ossessionanti controlli, un ossessionante bisogno di conferme, morbosità, non chiamate ogni momento. È necessario che l’amore diventi adulto, e sperimenti la consapevolezza profonda che quando è vero non è simbiotico, non è necessario, ma è e rimane in quanto tale. —

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