Park multipiano vicino alla nuova questura

Prima ipotesi di progetto con negozi, uffici e alloggi
 Un parcheggio multipiano a pochi metri dalla nuova questura. Accompagnato ai lati da negozi, uffici e appartamenti. Mentre il posteggio sorvegliato per le biciclette diventerà «pensile» pronto ad essere spostato da un lato all'altro di piazzale Stazione. Sul progetto della nuova questura Palazzo Moroni va avanti: dopo aver ratificato lo scambio di aree con le Ferrovie, sul tavolo del vicesindaco Ivo Rossi è pronta una prima ipotesi di progetto, che dà concretezza all'accordo, e riserva qualche sorpresa.
 LA QUESTURA CHIUDE LA PIAZZA.
Per capire come si comporrà il mosaico della zona accanto alla Stazione, conviene procedere linearmente. «Al posto dell'ufficio pacchi attuale, a destra guardando la Stazione, sorgerà la nuova questura, nei 40 mila metri cubi di proprietà del Comune» spiega Rossi. Da capire come sarà posizionato l'edificio, che acquisterà valenza architettonica.
 APPARTAMENTI E PARCHEGGIO.
Proseguendo verso viale della Pace, dietro il terminal degli autobus, c'è la cubatura di Fs. Dai 65 agli 80 mila metri, in cui troveranno spazio due «edifici gemelli» che avranno al piano terra dei negozi, due piani di uffici, e in alto dei «loft», appartamenti insonorizzati, visto che danno quasi sui binari. Nel mezzo (all'altezza della rotonda su via della Pace, che fungerà da regolatore), tutto a spese e di proprietà delle Ferrovie, sarà fatto un parcheggio multipiano.
 DOVE ANDRANNO LE BICI.
Per le bici sarà costruita una struttura da 800 posti, pensile e smontabile. Che Palazzo Moroni posizionerà vicino al terminal dell'autobus, almeno fino a quando le Ferrovie non costruiranno i loro edifici. L'ipotesi è poi di spostarlo dall'altra parte del piazzale, verso il Borgomagno, eliminando alcuni posteggi presenti ora. Mentre il posteggio a raso attuale, una struttura ancora funzionante, potrebbe per Rossi «essere diviso in due parti e posizionato ai capilinea del tram, Guizza e Pontevigodarzere».
 LA CHIAMATA PER IL MINISTERO.
«Ora sta al Ministero dell'Interno dimostrare di volere la nuova questura. Noi mettiamo una cubatura che vale almeno 15 milioni di euro e gli oneri di urbanizzazione - ricorda Rossi - la Provincia potrebbe mettere, lo dico senza far pressioni ma come ipotesi, l'affitto della questura attuale. Rimarrebbero circa 12 milioni a carico di Roma: bisogna trovarli». Altrimenti il Comune potrebbe «vendere l'area e fare cassa». (e.a.)

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