Parrucchiere vince il cancro e apre un salone allo Iov

PONTE SAN NICOLO'. «La malattia mi ha cambiato la vita. Oggi posso dire che me l’ha cambiata in meglio».
La foto sorridente di Simone Rampazzo, parrucchiere 40enne di Rio, potrebbe essere inserita in un qualsiasi vocabolario come l’illustrazione del termine “resilienza”, la capacità, cioè, di trasformare le sfide più difficili in opportunità di crescita e, perché no, di gioia.
Nel 2007 a Simone, che già lavorava nel salone di Piazza Ruzante con la sorella Barbara e il fratello Massimiliano, venne diagnosticato un melanoma, sconfitto grazie alla sua tenacia e al supporto della dottoressa Malihe Shams, psicologa e psicoterapeuta dello Iov. Proprio assieme alla dottoressa Shams Simone ha ideato il progetto “Non smettere di piacerti”, un “salone” all'interno dello Iov, nello spazio dell’Avo, che apre una volta al mese per garantire ai pazienti oncologici il servizio di prestito di parrucche. Sono quattro, attualmente, i coiffeur volontari. Questa carica di energia positiva non poteva non contagiare anche il lavoro di ogni giorno di Simone e dei suoi fratelli. Sono già stati avviati alcuni piccoli esperimenti di economia civile e solidale: «I parrucchieri possono fare molto altro oltre che tagliare i capelli» racconta, «possono, ad esempio, promuovere l'arte e la cultura».
Detto fatto: da poche settimane nel salone un’intera parete ospita i quadri di un’artista locale: «Gratuitamente, chiunque per tre mesi può far conoscere le sue opere». Uno scaffale è stato dedicato al bookcrossing, facendo sloggiare le riviste scandalistiche: «Vanno per la maggiore i romanzi, ma soprattutto i libri di filosofia: quando la scopri capisci che può aiutarti a vivere in modo più semplice». L’ultimo progetto è legato allo Iov: «Chi ci porta due libri riceverà uno sconto su alcuni cosmetici e i libri andranno nella biblioteca dello Iov».
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