Partecipate, stretta finale Del Torchio verso Hera
Il Comune punta sull’ex manager Ducati e Alitalia per il Cda della multiutility Boridin vice alla Zip, Pipitone in pole per Fiera Immobiliare e Minasola al Maap

BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - LORENZONI E GIORDANI
Un grande manager di carattere nazionale a rappresentare Padova nel cda di Hera: il sindaco avrebbe puntato su Gabriele Del Torchio. Poi una serie di nomine per dare “rappresentanza” alle liste minori che lo hanno sostenuto in campagna elettorale. E la gestione della mobilità nelle mani di un uomo di fiducia del vicesindaco Arturo Lorenzoni.
Anche se ufficialmente sono tutti in vacanza, in queste settimane a Palazzo Moroni si gioca la partita delle nomine nelle società partecipate. Un “risiko” ferragostano le cui caselle sono praticamente già quasi tutte occupate, con una divisione dal sapore cencelliano. Ed ecco, società per società, lo spoils system con cui la nuova amministrazione sostituirà le nomine provvisorie fatte durante la gestione commissariale.
La poltrona di Hera.
Il ruolo più ambito è quello nel cda di Hera, la multiutility emiliana di cui Palazzo Moroni detiene il 4,2% delle quote. Una poltrona da circa 80 mila euro lordi annui in cui siede, provvisoriamente, l’ex sub-commissario Aldo Luciano. Il suo posto, nel progetto di Sergio Giordani, verrà preso da Gabriele Del Torchio, manager conosciuto in città perché nel 2000 fu nominato da Giustina Destro alla guida di Aps, che allora era la multiutility padovana con la gestione del trasporto pubblico, dell’energia e delle telecomunicazioni. Poi una carriera nazionale che lo ha portato a essere amministratore delegato della Ducati, di Alitalia e del gruppo del “Sole-24 Ore”. Adesso un possibile ritorno a Padova, con snodo a Bologna.
Il consorzio Zip.
Palazzo Moroni ha il 33,3% del consorzio Zip, partecipato in egual misura da Provincia e Camera di commercio. La società ha un cda di tre membri e nel giugno scorso è stato nominato il nuovo presidente Alberto Cecolin. Ci sono però altri due posti, tra cui quello di vicepresidente per cui è in “pole position” Rocco Bordin, il candidato de “La Padova libera” che ha raccolto lo 0,56% (545 voti), poi portati in dote a Giordani al ballottaggio. Il nuovo cda però potrebbe essere chiamato solo a traghettare il consorzio Zip verso la fusione con Interporto.
Fiera Immobiliare.
A succedere a Massimiliano Pellizzari nella guida dell’ente che possiede i padiglioni della Fiera (e gestirà la costruzione del Centro congressi) sarà con tutta probabilità Nino Pipitone, medico e animatore della lista “Padova Bene comune” che ha raccolto l’1,55%. Pipitone sarebbe stato consigliere comunale (in virtù delle sue 276 preferenze personali) se non ci fosse stato l’apparentamento con le liste di Arturo Lorenzoni.
Mercato agroalimentare.
Ancora aperta la sfida per la presidenza del Maap, di cui il Comune detiene il 38,1%. In “pole position” c’è il medico e candidato di Area Civica Domenico Minasola (305 preferenze), ma Coalizione civica “spinge” per il suo candidato Franco Zecchinato, fondatore della cooperativa “bio” El Tamiso (forte di 208 preferenze).
BusItalia Veneto.
Il Comune controlla, attraverso Aps, il 45% di BusItalia e può nominare il presidente, che ha un ruolo più di “raccordo politico” che amministrativo. Arturo Lorenzoni però vorrebbe portare un esperto che tiene rigorosamente nascosto. Se la mossa non dovesse concretizzarsi l’alternativa potrebbe essere il presidente di Legambiente Andrea Ragona.
Gli enti minori.
Bisogna poi nominare dei rappresentanti del Comune nel consiglio di bacino Bacchiglione Brenta (che gestisce le tariffe dell’acqua) e nel consiglio di bacino per i rifiuti. In entrambi i casi potrebbe andare l’assessore all’Ambiente Chiara Gallani.
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