Partner traditori, facce da maiale per lo spot degli 007

PALESTRO. Il muso di un maiale con i capelli da donna, una maglietta leggermente scollata e un pendaglio con brillante: in sovrimpressione la frase: «Era la compagnia ideale». Dall’altro lato del cartellone pubblicitario, lo stesso muso da maiale, con i capelli brizzolati, una camicetta casual e la frase: «Era il fidanzato ideale». E’ la nuova campagna pubblicitaria di Axerta investigazioni, multinazionale con una sede a Padova in piazza Insurrezione 10. Come dire: «Hai il dubbio che il partner ti tradisca? Rivolgiti a noi». Lo spot è stato lanciato da poco più di 24 ore in città ma sta già scatenando una serie di reazioni tra i passanti: c’è chi si indigna e chi sorride. Quel che è certo, è che non è passato inosservato. E non è escluso che nei prossimi giorni giunga anche l’indignazione delle femministe, degli animalisti e, perché no, anche dei single per scelta.
«Siamo partiti dalla frase che tutte le donne hanno pronunciato nel momento in cui hanno scoperto il tradimento e abbiamo creato questa campagna pubblicitaria - spiega Vincenzo Francese, 49 anni, triestino, amministratore delegato di Axerta Investigazioni Spa - ma quello che abbiamo espresso attraverso queste foto è un concetto che non ha sesso. È sicuramente un messaggio che punta all'intelligenza di chi lo legge. Nessuno deve sentirsi offeso. Prima di lanciarlo abbiamo fatto un test e tutte le persone che lo vedeva di primo acchito rimanevano sbalordite, poi però ci scappava il sorriso. Ritengo che sia un umorismo intelligente: questo spot prende in giro un po’ tutti. La città di Padova è “area test”, nel senso che rispecchia al meglio la media nazionale».
Con una simile campagna pubblicitaria viene da pensare ad un’agenzia investigativa specializzata nei casi di tradimento e invece no. Lo spot giunge proprio per cercare di potenziare un settore che sta vivendo una fase di stanca. Il business vero, attualmente, è un altro. «Il 70 per cento del nostro fatturato è costituito dai servizi alle aziende e precisamente dai casi di assenteismo - evidenzia Francese - le aziende raccolgono prove da esibire in giudizio per ottenere il licenziamento dei dipendenti, soprattutto in questo periodo di crisi. Un esempio? C’è meno tolleranza nei confronti del dipendente che fa il furbo e si dà malato quando in realtà è sano come un pesce. Poi c'è la concorrenza sleale, il fenomeno tipico del Nordest: un socio vende l'azienda firmando un patto di non concorrenza e poi magari si rivende le informazioni aziendali al miglior offerente».
Tornando al tema dello spot, il costo per un servizio di investigazione sul partner infedele costa dai 2 ai 3 mila euro. In tempi di crisi, meglio ridere per la faccia da maiale e passare oltre.
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