Pastificio Ferrarese, slitta la riapertura

La riapertura del Pastificio Ferrarese rischia di protrarsi ancora a lungo. Cinque giorni fa, nella sede dell’assessorato provinciale del lavoro a Padova, si è svolta una riunione tra le parti...
Ditta Ferrarese..FOTOPIRAN Ditta Ferrarese SALMASO
Ditta Ferrarese..FOTOPIRAN Ditta Ferrarese SALMASO

La riapertura del Pastificio Ferrarese rischia di protrarsi ancora a lungo. Cinque giorni fa, nella sede dell’assessorato provinciale del lavoro a Padova, si è svolta una riunione tra le parti sociali, in cui sono emerse solo notizie negative. In pratica è stato ufficializzato che la NewCo , costituita per prendere in affitto un ramo d’azienda della vecchia Ferrarese, guidata dal fondatore, Bruno, non esiste più. Quindi nessuna riapertura in tempi brevi del noto pastificio di Conselve, che distribuiva la sua pasta fresca in numerosi supermercati del Veneto e della Lombardia e dove lavoravano 21 dipendenti.

La New.Co, guidata dalla Tectronic di Limena, si era impegnata anche a riassumere subito 6-7 lavoratori. Al posto della prima società, già uscita di scena, è stata costituita una seconda NewCo, al cui interno non figura più l’imprenditore Gobitta. La novità, però, è che la nuova società, pur impegnandosi ancora una volta a riassumere un parte degli ex dipendenti, oggi in cassa integrazione straordinaria, ha già chiesto al Tribunale di Padova, il cosiddetto concordato in bianco. Un nuovo tipo di procedura giudiziaria richiesta da numerose aziende da quando è scoppiata la crisi. Durissima la reazione del sindacato. «I lavoratori sono stati presi in giro», sottolinea Andrea Gambillara, segretario provinciale della Flai-Cgil. «A questo punto la riapertura del pastificio slitta a tempi indeterminati. Ci mancava anche la richiesta del concordato in bianco. Chiediamo l’intervento immediato della Provincia e del comune di Conselve. Sarebbe un peccato la morte definitiva di un pastificio così rinomato» (f.pad.)

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