Patteggia 2 anni per il bordello di ungheresi in via Trieste

Ha patteggiato due anni di reclusione dal giudice Mariella Fino, Erika Tamas, 36 anni, ungherese di Budapest. Era stata arrestata il 30 marzo 2012: gestiva un giro di prostitute ventenni nel suo...
BARON - CONFERENZA QUESTURA
BARON - CONFERENZA QUESTURA

Ha patteggiato due anni di reclusione dal giudice Mariella Fino, Erika Tamas, 36 anni, ungherese di Budapest. Era stata arrestata il 30 marzo 2012: gestiva un giro di prostitute ventenni nel suo appartamento di via Gattamelata 134/c. Ufficialmente era responsabile di un centro di estetica ben avviato (estraneo alla vicenda), in via Trieste al civico 2. Tuttavia, grazie a una sinergia con un uomo di Budapest, Erika Tamas si faceva mandare settimanalmente ragazze perché si prostituissero nel suo appartamento. Un business che le garantiva un reddito annuo ben più alto rispetto ai 10 mila euro che dichiarava come titolare del centro di estetica. Gli affari andavano così bene che Erika Tamas aveva anche posato per un calendario sexy (nella foto) le cui copie lei stessa regalava ai clienti più simpatici. Il segreto del suo successo era semplice: le ragazze, rigorosamente ungheresi, cambiavano ogni settimana. Ogni ragazza incontrava dai tre ai cinque clienti al giorno. Le loro “performance” venivano reclamizzate su siti Internet di escort. I prezzi, decisamente alti (anche mille euro per una notte) garantivano, in cambio, riservatezza e professionalità.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova