Per i suoi primi cento anni l’Ater investe trenta milioni

Ieri l’Ater di Padova, guidato dal 2018 dal padovano Gianluca Zaramella, ha celebrato i cent’anni dalla sua fondazione, avvenuta appunto il 20 aprile 1920 con la sigla Iacp, ovvero Istituto autonomo case popolari (la denominazione di Azienda territoriale di edilizia residenziale risale al 1995). Un ente comunale che fu voluto innanzitutto dal sindaco di allora, l’avvocato Giovanni Milani, e dalla società operaia di mutuo soccorso di quel periodo. Presidente del Consiglio era il lucano Francesco Saverio Nitti, un politico molto sensibile al problema di dare la casa ai ceti più deboli degli italiani, appena usciti dalla tragedia nazionale della prima guerra mondiale.
libro
I cent’anni saranno ricordati con tutta una serie di eventi, tra cui un libro, curata dallo scrittore Lino Scalco. Naturalmente la ricorrenza è servita al presidente per illustrare, in un lungo comunicato, lo status attuale e il programma per il futuro prossimo dell’ente. Attualmente l’Ater, per quanto riguarda Padova e provincia, gestisce 7.339 alloggi e 92 negozi in piena proprietà e 1.880 alloggi ricevuti in gestione da vari Comuni padovani, in primis dal Comune di Padova. Notevole è l’investimento previsto per costruire nuove abitazioni e per riqualificare quelli esistenti, che incominciano ad accusare i segni del passare degli anni: 18,4 milioni di euro sono destinati a realizzare 101 nuovi alloggi, per riqualificarne altri 28 e, infine, per effettuare la manutenzione straordinaria di altre 166 unità abitative, con un intervento radicale di efficientamento energetico, finalizzato a ridurre drasticamente il costo dei servizi. Previsti anche altri nuovi investimenti sul territorio per 10,9 milioni di euro, dei quali 8,1 per opere di recupero e di riqualificazione su 147 alloggi e su altre 3.800 unità abitative sotto forma di manutenzione e di pronto intervento. I restanti 2,8 milioni sono destinati ad altre 19 soluzioni alloggiative a vario titolo.
riqualificazione
Nel comunicato si entra anche nei dettagli di alcuni interventi ritenuti importanti. Tra questi anche nuovi programmi edilizi per riqualificare le case Ater di 10 palazzine, con 63 alloggi, che si trovano nelle vie Palestro, Magenta, Toselli e Varese (quello che tutti chiamano il quartiere cinese) ed una serie di progetti pilota per le case pubbliche delle vie Verri, Riello, Bottacin, Don Schiavon e Lago Ascianghi, situate tutte a Padova. Altri investimenti sono previsti nelle case Ater di Conselve e Montagnana. In questo ultimo caso si parla dello storico nucleo di Fiumicello-Frassine e Caprano.
edilizia pubblica
Nelle ultime pagine del comunicato il presidente Zaramella dà tutta una serie di considerazioni sul ruolo, sia storico che sociale, che anche nel Veneto e a Padova ha avuto l’edilizia pubblica. Tra l’altro sostiene «l’inefficacia di politiche statali a sostegno della residenzialità pubblica» e di «drastica diminuzione dell’offerta pubblica». Per quanto riguarda la politica attualmente sostenuta dall’Ater ricorda che gli amministratori stanno avendo la massima attenzione per i valori sociali della casa e della famiglia. «Auspicio che dopo un secolo di vita, l’Azienda continui per altri cent’anni la sua opera con vigore».—
felice paduano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova