Peraro sarà a fianco della Lega «Una lista civica per Bedin»

MONSELICE. Nuove alleanze nel panorama elettorale di Monselice. Mentre il centro sinistra monselicense si dibatte tra accordi e trattative, nel centrodestra si consolida l’alleanza tra Stefano Peraro della lista civica “Noi con Stefano Peraro” e la candidata sindaco Giorgia Bedin della Lega. «Correremo con una nostra lista di appoggio al candidato sindaco Bedin, con la quale abbiamo avuto numerosi incontri in cui sono stati integralmente accolti i nostri temi».
Questo è l’annuncio di Stefano Peraro, consigliere provinciale Udc dal 2009 al 2014 e consigliere regionale dello Scudocrociato dal 2010 al 2015, non di certo un volto nuovo della politica monselicense e già fautore di alleanze: nel 2014 infatti aveva sostenuto con la sua lista la candidatura di Roberto Natalicchio per Palazzo Tortorini, mentre dal 1999 al 2007, durante il mandato del sindaco Fabio Conte era stato assessore comunale con deleghe a Sport, Politiche giovanili, Sociale e Spettacoli e dal 2009 al 2010 nella giunta di Francesco Lunghi come assessore all’Urbanistica e alle Politiche giovanili.
«La nostra collocazione», sottolinea Peraro, «è al centro dello schieramento politico, ci presentiamo con una civica di 16 componenti e saremo l’anima moderata e motivata della coalizione. Siamo convinti che con le liste Bedin arriveremo al ballottaggio».
Non ci saranno cantieri in programma e nessuna porta aperta per le altre forze di centro: «Gli attuali schieramenti di centro hanno dei problemi di vista e collocazione» sbotta Peraro «E soprattutto un dialogo assai limitato, dato che non ci hanno assolutamente contattato». Nessun confronto nemmeno con l’assessore Mamprin che più volte ha cercato una convergenza con la civica di Peraro: «Abbiamo avuto varie richieste di collaborazione dal sindaco Lunghi. Non siamo interessati a queste poltrone e soprattutto ai loro giochetti. Non dimentichiamo che, poco dopo essere stato eletto, la sua maggioranza, con l’appoggio del centrosinistra, ha cercato di raccogliere le firme dei consiglieri per “mandarlo a casa”. Un cambiamento concreto nella politica monselicense non può essere rappresentato da questo modo di fare» conclude il leader della lista. —
Giada Zandonà
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