Pernumia, la discarica dei veleni

PERNUMIA. L’europarlamentare visita la bomba ecologica di Pernumia. Venerdì scorso Andrea Zanoni ha incontrato i responsabili del comitato “SoS C&C”, che da anni si battono per la salute dei cittadini minacciata da polveri inquinanti e sostanze tossiche che continuano ad avvelenare l’ambiente dall’ex industria dei rifiuti del paese.
Zanoni è membro della commissione Envi, Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento. L’ex industria di rifiuti, che è stata sequestrata ed ora è ridotta in stato di abbandono, sorge a pochi passi dai centri abitati. Fondata nel 2002, l’azienda si occupava di rifiuti industriali cementizi utilizzabili per lavori stradali. Lo stoccaggio di materiale pericoloso, rivenduto senza renderlo inerte, ha portato la Provincia di Padova a recapitare numerose diffide, fino al sequestro avvenuto nel febbraio 2005 al termine di un’inchiesta relativa al traffico di rifiuti tossici. Commenta Zanoni: «Per anni la C&C ha giocato sulla pelle dei cittadini. Attraverso trucchetti, i rifiuti tossici che arrivavano giornalmente nel sito diventavano conglomerato cementizio da usare in opere pubbliche, “inertizzando” solo i documenti.
L’inquinamento ambientale, con elevato rischio per la salute dei cittadini, riguarda ben tre Comuni padovani, Pernumia, Battaglia Terme e Due Carrare che continuano a subire le conseguenze di uomini senza scrupoli che hanno solo speculato sul territorio lasciando solo danni economici e ambientali».
(n.c.)
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