Pescati e stangati 15 incivili Guerra all’abbandono di rifiuti

In un anno evitati i costi di ripulitura delle strade  e di smaltimento di sostanze anche pericolose. Tutto  grazie alla videosorveglianza 
zago AG.FOTOFILM spresiano rifiuti abbandonati località busco
zago AG.FOTOFILM spresiano rifiuti abbandonati località busco

CARMIGNANO. Ridotto del 90% l'abbandono di rifiuti nel territorio del comune di Carmignano di Brenta. Grazie alla videosorveglianza, in poco più di un anno, sono stati smascherati una quindicina di furbetti, che hanno scaricato lungo le strade le proprie immondizie.

In alcuni casi anche pericolose, tanto da far scattare la denuncia penale. In maggioranza di persone non residenti a Carmignano, che hanno ricevuto una bella lezione e si guarderanno bene prima di ripetere comportamenti incivili. L’operazione è iniziata un anno fa, quando il Comune ha dotato la polizia locale di 4 telecamere portatili, di volta in volta collocate in punti strategici per monitorare il territorio. Non essendo fisse e quindi imprevedibili, hanno consentito un risultato importante per scoraggiare vandalismi e danni ambientali, che l’amministrazione era stanca di subire. E pagare per smaltire. In un anno il Comune doveva sborsare 10mila euro per ripulire. «Costi che ricadevano in bolletta a tutta la collettività. Non è giusto!» afferma il sindaco Alessandro Bolis. «Abbiamo trovato di tutto: frigoriferi, materassi, scatoloni e immondizie. Talvolta rifiuti pericolosi. Specie da via Ospitale verso la provinciale 94 Contarina, sulla provinciale 16, sulla 28 e lungo l’argine di via Maglio. Con la vidoesorveglianza abbiamo ridotto l’abbandono del 90%. Sono stati fatti 15 verbali con sanzioni da 150 a 500 euro. E due verbali di natura penale per l’abbandono di eternit e quindi amianto o latte con liquidi infiammabili, per i quali è stato necessario l’intervento di ditte specializzate. Le multe hanno permesso di creare un fondo per lo smaltimento, altrimenti a carico della collettività». I dispositivi portatili di controllo ambientale, che si sommano a quelli di videosorveglianza, sono in grado di leggere le targhe e sono dotati di un sistema di messaggistica di allerta in caso di manomissione. «L’obiettivo non è quello di punire» conclude Bolis «ma far capire che abbandonare i rifiuti, oltre che segno di inciviltà, va a pesare sulle tasche dei cittadini. C’è la raccolta differenziata e c’è l’ecocentro. Perché abbandonare ancora rifiuti?» ––

Paola Pilotto

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