Petizione con 127 firme per salvare l’ex Seminario
SELVAZZANO. Hanno attivato una petizione pubblica on line, raggiungendo in breve 127 firme. Lo scopo è quello di sensibilizzare, per quanto possibile, i vecchi e nuovi proprietari dell’ex seminario di Tencarola per poterlo utilizzare a fini sociali. «Per salvare quest'opera dalla demolizione proponiamo la sua riconversione in un Istituto di Pena a vigilanza attenuata, attrezzato con aule di studio e formazione professionale» questo il motivo portante dell’azione, che però ha già avuto una risposta ferma da parte della Curia patavina, proprietaria della struttura tramite l’Ente Seminario. Ma i promotori insistono. «L’Accademia Galileiana di Padova, architetti e semplici cittadini, si sono uniti per salvare il complesso di Oscar Marchi, allievo di Giuseppe Samonà, una pregevole opera dell'architettura moderna ispirata al Bauhaus di Walter Gropius» aggiungono, rilanciando la loro ipotesi e per ottenere un maggior consenso lanciano una raccolta di firme. «Questa petizione è promossa da cittadini interessati alla salvaguardia di un bene architettonico di grande rilievo» commentano «un bene progettato nel 1970 e che oggi versa in stato di abbandono a seguito della crisi delle vocazioni e lo si vuole demolire per far posto ad un imponente intervento urbanistico che comprende un centro commerciale da 30 mila metri quadri, circa 700 alloggi e un Forum Hall».
Questo il testo della petizione: «Chiediamo di salvare dalla demolizione l'ex seminario, è un'opera d'arte, è strutturalmente integro e può essere riconvertito in attività sociali o culturali». E questi i primi firmatari: «Oddone Longo, Giuliano Bastianello, Ilaria Macola, Paolo Pavan, Corrado Poli, Giorgio Roverato, Luisa Calimani, Franco Bomprezzi, Giovanni Palombarini, Marco Stradotto, Maria Letizia Panajotti, Gianna Benucci, Maria Luisa Salvadori, Luca Luciani, Laura Ciampa, Francesco Bonsembiante, Giampaolo Peccolo, Flavio Mobiglia, Barbara Bartoli, Silvia Salamon, Miriam Azzaro, Carlo Basile, Giuliana Mazzi, Andreina Bardus, Spartaco Vitiello, Giuliana Molinari e Patrizia Loiola».
Nella loro pagina internet i promotori si descrivono così: «Persone di buona volontà, senza alcun fine politico, che si sono impegnate su sollecitazione del professore Oddone Longo per evitare lo scempio di questa demolizione che, se avverrà, sarà un pessimo esempio di incuria verso un bene frutto del sacrificio e della fede di migliaia di cittadini, impegnati per anni a contribuire alla sua costruzione».
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