Piazza Caduti della Resistenza così l’hanno voluta i residenti

Ora sì che si può chiamare piazza Caduti della Resistenza. Dopo 9 mesi e la pausa per il lockdown dovuta all’emergenza sanitaria, il cantiere per restituirla al quartiere con un volto totalmente nuovo è stato chiuso. Ieri pomeriggio, infatti, anziani, famiglie e bambini si sono ritrovati per festeggiare finalmente la loro nuova piazza, con molto più verde, panchine e un look accattivante. Siamo in quella che a Padova in molti ricordano ancora come piazza Toselli, nel cuore del quartiere Palestro, in mezzo a tanti palazzoni popolari. E popolare è stata anche l’operazione dell’amministrazione, che ha deciso di ultimare un lavoro lasciato in sospeso nel 2013 insieme a chi ci vive.
progetto completato
È stato completato infatti un progetto iniziato 7 anni fa, poi interrotto dalla giunta Bitonci che aveva sostanzialmente lasciato i lavori a metà, per riqualificare un luogo che fino al 2011 era solo un parcheggio. Ora c’è una nuova pavimentazione, molto più verde, più panchine ed è stata predisposta per le molte manifestazioni che solitamente si svolgono, avendo lì una sede sia Legambiente che il Quadrato Meticcio. E poi nuovi alberi (tra cui magnolie e palme), una nuova illuminazione, percorsi guida per ciechi, rastrelliere per biciclette, fontanella d’acqua potabile, fioriere e una pensilina per gli autobus 9 e 18 che arrivano in zona. Costo: 270mila euro. «Rientra tra le nostre priorità quella di riqualificare le periferie, perché in questo modo si combatte anche il degrado e si aumenta la sicurezza di un quartiere», spiega il vicesindaco, Andrea Micalizzi, «e siccome la logica dei nostri investimenti è quella di lavorare con la partecipazione di chi vive i luoghi, abbiamo condiviso il progetto con residenti e lavoratori della zona. Stiamo agendo così in tutte le periferie e riteniamo sia il metodo migliore per rendere Padova più bella e sicura».
collaborazione
«Un lavoro incredibile fatto insieme ai residenti. Un progetto che viene da lontano, in una piazza che già era molto movimentata e già punto di aggregazione», aggiunge l’assessora al verde, Chiara Gallani.«Io stessa ho tanti ricordi, perché sono politicamente cresciuta proprio in questa piazza». L’amministrazione ha sottoposto insieme a Legambiente più di 150 questionari ai residenti per chiedere quale dei progetti presentati fosse il migliore, tenendo conto delle esigenze di chi quella piazza la vive ogni giorno. Ne è venuto fuori un piano in stile Liberty che alla fine ha accontentato tutti, anziani e famiglie, che magari la vivono la mattina e il pomeriggio, giovanissimi, che le sere d’estate s’intrattengono fino a tardi, e le stesse associazioni. —
LUCA PREZIUSI
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