Piazza Mazzini si veste di nuovo

Via libera dalla Soprintendenza al piano d’arredo urbano del centro di Monselice

MONSELICE. Sarà pronta per la prova costume la centralissima piazza Mazzini: negli ultimi giorni è stato approvato il progetto esecutivo-definitivo che prevede una serie di interventi di riqualificazione dell’arredo urbano.

Il progetto pilota, proposto dall’amministrazione comunale alla fine del 2014, ha ottenuto un finanziamento regionale destinato all’individuazione dei nuovi Distretti del Commercio, ma la sua concretizzazione è legata a un travagliato iter burocratico in sinergia con la Soprintendenza, da sempre attenta ai vincoli storico-architettonici del centro storico. Lo scopo dell’amministrazione è quello di rendere più accogliente la piazza Mazzini, il cuore pulsante della città all’ombra della Rocca, soprattutto in corrispondenza della parte sopraelevata che si trova dietro al chiosco dell’edicola, un’area che si presenta spoglia e priva di attrattiva.

Qui infatti ci sono solo tre panchine sul lato più corto di questa porzione di piazza.

«Dopo alcune modifiche, concordate con la Sovrintendenza», spiega l’assessore Andrea Parolo, «abbiamo ottenuto le autorizzazioni necessarie: la nostra idea iniziale di due anni fa si rifaceva al modello di piazza Garibaldi a Padova dove si creano spazi di terra nella pavimentazione per piantumare degli alberi. Questa proposta di “bucare” la piazza è stata scartata dalla Sovrintendenza per cui abbiamo pensato a delle strutture da mettere al di sopra della pavimentazione. Saranno posizionate due panche, che saranno di 7 per 2,35 metri, allineate all’edicola sul modello della piazza Mazzini di Jesolo: resta libera l’area a fianco, su idea della Sovrintendenza che non voleva occupata tutta la piazza, in modo da lasciare spazio alle manifestazioni della Pro loco».

Al centro di queste panche di legno composito (wpc), sede di aggregazione, illuminate da sotto con canaline di acqua, ci saranno delle piante di Lagerstroemia, un tipo di vegetazione a basso fusto.

Camilla Bottin

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